Silenzio, si gioca. Europa senza tifosi: la notte triste del Napoli

Silenzio, si gioca. Europa senza tifosi: la notte triste del Napoli
di Roberto Ventre - INVIATO
Giovedì 26 Novembre 2015, 10:35 - Ultimo agg. 11:28
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Bruges. Gli addetti alla sicurezza dell'aeroporto di Ostenda sono a bordo pista ad attendere gli azzurri appena scesi dal volo charter Meridiana IG2302 proveniente da Capodichino. Sono passate da poco le 17 ed è buio pesto in Belgio. C'è un pullman parcheggiato proprio dove atterrano gli aerei: gli azzurri salgono direttamente sul bus che li trasporta in albergo, alla periferia di Bruges con la scorta in moto della polizia.

E c'è un altro pulmino, quello dove entrano il tecnico Sarri, l'attaccante El Kaddouri, il direttore sportivo Giuntoli e gli altri dirigenti per la conferenza stampa di presentazione allo stadio Jan Breydel di Bruges che ospiterà stasera la penultima partita del girone di Europa League. Evitate quindi code e lungaggini ai controlli, la squadra da bordo pista è partita direttamente per il quartier generale dove vivrà questi due giorni in Belgio. Comincia così la trasferta blindata per l'allarme terrorismo, la partita che stasera a Bruges si giocherà senza tifosi proprio per evitare qualsiasi tipo di pericolo. Pioggerellina fitta, freddo e vento all'arrivo del Napoli, la squadra sarà scortata passo passo. Il livello di allerta a Bruxelles è altissimo e c'è grande attenzione in tutte le città. Non c'è polizia, però, a presidiare lo stadio per la conferenza di Sarri ed El Kaddouri. Il servizio d'ordine, invece, sarà invece molto particolareggiato oggi in occasione della partita. Giornata indubbiamente strana per la squadra azzurra, gli spostamenti dei giocatori saranno ridotti al minimo, anche se stamattina è in programma l'allenamento di rifinitura in un campo non distante dall'hotel, che si svolgerà regolarmente.

Bruges dista un centinaio di chilometri da Molembek, il quartiere musulmano di Bruxelles dove è scattata la caccia al terrorista Salah e ai suoi complici, ma è chiaro che la preoccupazione si respira un po' dappertutto in Europa e ovviamente in maniera particolare qui in Belgio. Durante il volo non c'era molta voglia di scherzare, gli azzurri sono rimasti in silenzio. Poco spazio, rispetto alle consuete trasferte europee, per videogame e giochi di gruppo. Al massimo qualcuno dello staff si è consentito una partita a carte. Una normale preoccupazione, soprattutto il dolore ancora forte per gli attentati drammatici di Parigi, uno stato d'animo diverso rispetto al solito. Bruges non è Bruxelles, l'allarme terrorismo è a “livello 3” rispetto al “livello 4”, quello massimo, ma le autorità locali hanno disposto nei minimi dettagli il piano di protezione del Napoli.

La partita di stasera si disputerà a porte chiuse: decisione presa dal borgomastro Renaat Landyt, dopo le informazioni, ricevute dalla polizia locale. La sfida, infatti, era tra quelle catalogate a rischio incidenti e richiedeva un numero supplementare di poliziotti per vigilare sull'ordine pubblico. Ma in questi giorni c'era poca disponibilità di uomini, vista la gran parte di polizia dislocata a Bruxelles. Sarebbero stati troppo pochi gli agenti allo stadio per poter garantire l'ordine pubblico, ecco perché è stata presa la decisione: prima la sospensione dei biglietti ai tifosi napoletani (ne erano stati già venduti 1200), poi il blocco è stato totale e ha riguardato anche i tifosi del Bruges che avevano assistito all'ultima partita di campionato sabato scorso in casa. Il match si disputerà a porte chiuse: il Napoli da martedì ha attivato sul sito la procedura per poter richiedere il rimborso dei tagliandi, però c'è comunque il rischio che alcuni tifosi azzurri che hanno già acquistato i biglietti decidano di partire lo stesso per Bruges anche non potendo assistere alla partita allo stadio e decidano poi di vederla in qualche pub.