Coppa Italia, Napoli supera la Fiorentina e vince il trofeo

Coppa Italia, Napoli supera la Fiorentina e vince il trofeo
di Marco Perillo
Sabato 3 Maggio 2014, 21:32 - Ultimo agg. 4 Maggio, 11:04
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Il Napoli conquista la quinta Coppa Italia della sua storia al termine di una giornata pazzesca, fuori e dentro il campo. Gli azzurri s'impongono per 3-1 sulla Fiorentina dopo una partita combattutissima, ricca di colpi di scena.

Video - Gli scontri prima del match

Un successo firmato dal napoletanissimo Insigne e da un super Mertens nel finale. Benitez si conferma re di coppe. Gioia incontenibile dei tifosi azzurri all'Olimpico di Roma e in città, alla conclusione di 24 ore molto convulse. Caroselli in tutta Napoli e fuochi d'artificio.

La finale di Coppa si gioca al termine di un pomeriggio di fuoco, con quasi un'ora di ritardo.

Curva azzurra in assoluto silenzio, mentre Benitez manda in campo Insigne a supporto di Hamsik, Callejon e Higuain. Tante le defezioni nella Fiorentina, con l'inedita coppia d'attacco Joaquin-Vargas.

Ferito un pompiere - Guarda il video

Il match, fin dai primi minuti, è combattuto soprattutto in mediana, dove va in scena il duello Inler-Borja Valero. Sui piedi di Insigne e Higuain le occasioni più ghiotte in avvio, ma i viola si salvano con disinvoltura. Nonostante un buon palleggio a centrocampo, è il Napoli a graffiare e ad andare sul 2-0 in due minuti. E' Insigne ad approfittare delle disattenzioni della Fiorentina e a insaccare due gol alle spalle di Neto, facendo esultare i supporter azzurri rimasti in silenzio fino a quel momento. La prima rete, al termine di un puro contropiede su assist di Hamsik, involandosi sulla sinistra. Il raddoppio al termine di una percussione di Higuain.

La Fiorentina prova a reagire con Borja Valero dalla distanza, ma non punge. Lo fa, invece, qualche minuto più tardi, quando la difesa azzurra concede un'"autostrada" a Vargas che dimezza lo svantaggio, facendosi perdonare dell'errore sul primo gol azzurro. La gara si fa intensa, si lotta su ogni pallone. I viola ci credono e vanno vicini al pari con Borja Valero. Batti e ribatti il gol viola arriva con Aquilani, ma è in fuorigioco. Si va così al riposo con un risicato vantaggio azzurro.

Il match riprende con la Fiorentina in possesso palla e "Pepito" Rossi che comincia a scaldarsi. La battaglia è soprattutto in mediana, dove non si lesinano pestoni e ammonizioni (vedi Inler). Gli azzurri non sembrano più essere precisi in attacco come nel primo tempo: geometrie bloccate a centrocampo. Non ci sono fiammate, per cui Benitez decide di cambiare: dentro Mertens e fuori Hamsik, che non sembra prenderla benissimo. Il Napoli accelera di più, ma la precisione nell'ultimo passaggio è un optional. Non è serata per Gonzalo Higuain, che sbaglia molto in fase finale e che probabilmente ha risentito del pestone rimediato contro l'Inter. L'argentino è sostituito con Pandev, mentre Montella gioca la carta Giuseppe Rossi. E' il macedone azzurro ad avere sui piedi il gol del 3-1 a tu per tu con Neto, ma sbaglia clamorosamente.

Il Napoli, a questo punto, non regge la pressione viola. E resta anche in dieci per l'espulsione di Inler dopo l'ennesimo fallo a centrocampo. Doppia ammonizione per lo svizzero, dentro Behrami per Insigne. Si lotta su ogni pallone, il Napoli stringe i denti e cerca come può di resistere agli assalti viola.

Ilicic sbaglia il gol del pari da solo davanti alla porta. Finale al cardiopalmo: tutto per tutto della Fiorentina, che ci prova con Matri e Mati Fernandez. Sembrano interminabili 5 minuti di recupero, ma al 92' il furetto Mertens, in contropiede, insacca il 3-1 del tripudio. All'Olimpico i tifosi azzurri esplodono in festa, invadendo il campo.

«Tifosi del Napoli tutti fuori dal terreno di gioco. Fateci alzare questa coppa, ce la siamo meritata. Vi chiediamo la cortesia di liberare il campo». Con queste parole lo speaker ufficiale del Napoli ha chiesto ai sostenitori azzurri tramite il microfono dello stadio Olimpico di liberare il campo per poter andare avanti con la cerimonia di premiazione. I tifosi hanno quindi lasciato il campo, tornando in Curva Nord, mentre in Sud i sostenitori viola cantavano «la rovina dell'Italia siete voi».

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