Comanda Napoli | Le pagelle di Napoli-Inter | Il Pipita e la legge del San Paolo

Comanda Napoli | Le pagelle di Napoli-Inter | Il Pipita e la legge del San Paolo
di Mimmo Carratelli
Martedì 1 Dicembre 2015, 08:31
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8 REINA
Prende gol da Ljajic, ma è suo il record europeo di imbattibilità (534 minuti contro i 500 del connazionale David de Gea dello United). E soprattutto salva la vittoria con la parata finale quando devia sul palo la conclusione di Miranda.
Protagonista negli ultimi minuti. Un altro palo lo salva.

6 HYSAJ
Contro Adem Ljajic (Adem ed Eva) non è il paradiso, ma l’inferno perché il bosniaco è il più scatenato dell’Inter. Poi gli tocca frenare Perisic e soffre, ma si batte, se la cava come può. Una partita in difficoltà, ma non molla mai. E quando spinge sembra poco convinto. Al 91’ salva in corner con un guizzo.

8 ALBIOL
Cercasi Icardi disperatamente. Ridotto dallo spagnolo a pappa per neonati. Pappa Icardi. Con i centrocampisti azzurri pressati, diventa il regista arretrato della squadra. Conquista palla, l’appoggia a Jorginho, lancia lunga per Insigne. E giocando alto di testa manda Higuain al raddoppio. Un partitone.

6,5 KOULIBALY
E’ come il borasso, palma tropicale del Senegal dalle grandi dimensioni. Ma non ha la solita sicurezza. E sbaglia più di un colpo in appoggio. Sui corner va a cercare gol nell’area interista, una volta frana su Miranda in uno scontro di titani. Risolve di tacco una pericolosa combinazione fra Ljajic e Biabiany.

6 GHOULAM
Perisic tradotto dal croato in napoletano significherebbe Piedi Secchi che portano il malocchio (come gli occhi secchi), ma Ghoulam è fornito di “bézoard”, antichi talismani algerini. Allora Perisic cambia aria e va a sinistra. Gli tocca qualche volta Ljajic, nel finale Biabiany. Soffre, resiste.

6 ALLAN
Melo, che aveva tanto parlato, non c’è. C’è il croato Brozovic. Per il brasiliano è un match di combattimento. Subisce a fine primo tempo un fallo da Nagatomo (espulso, al secondo giallo). Scintille con Guarin, ammonito con l’interista. Una partita più di quantità che di qualità. Non ha mai via libera.

6,5 JORGINHO
Biancaneve Jorginho e l’ottavo nano Medel (1,71), il cileno curt e male incavato, il mastino nerazzurro. Ma è la partita dell’italo-brasiliano dall’inizio (il buon giorno si vede dal mastino). Medel però gioca arretrato e su Jorginho passa Brozovic. L’azzurro gioca di fioretto e di spada. Forte, deciso, rapido.

6,5 HAMSIK
A qualcuno piace Fredy (Fredy Guarin), non piace a Marek che apre l’armadio colombiano. Ne soffre qualche iniziativa, ma lo supera attaccando. Gran lavoro a metà campo, molte partenze lanciate, qualche imprecisione negli appoggi. Gioca con continuità, cedendo nel finale, quando perde passo e lucidità.

5,5 CALLEJON
Gioca nella giungla dove c’è l’ultimo giapponese (Nagatomo). Contro il terzino difende palla al limite con grande energia e la consegna ad Higuain per il primo gol. Svirgola davanti alla porta il tiro al volo sul cross di Hamsik. Din don, manca ancora il gol di Callejon. Il solito lavoro “sporco”, meno intenso e incisivo.

9 HIGUAIN
Nato sotto il segno del Sagittario (metà uomo, metà gol). Due centri strepitosi. Dopo il muro di Berlino, cade il Murillo di Milano. Nella vasca difensiva dell’Inter si muove e sguscia come un capitone, Pipita il Pipitone. 10 gol al San Paolo in 7 partite. Per la sesta volta è decisivo (14 punti). Capocanniere con 12 reti.

6 INSIGNE
Eccolo là (1,63) il corriere dei piccoli. Duello rusticano e napoletano con Danilo D’Ambrosio. Grande impegno, ma la spunta raramente. Però sulla sinistra il Napoli danza con Ghoulam, Hamsik e Insigne. L’Inter chiude bene. Lorenzo cerca di smarcarsi, cerca il tiro, ma trova il muro nerazzurro.

6 EL KADDOURI
Entra per Insigne (70’) e dà vigore alla fascia sinistra con buone iniziative, puntando l’avversario, facendo salire la squadra, cercando Higuain, ma il Napoli si sta ritraendo e il fronte offensivo si è impoverito. Bene anche in fase difensiva, un salvataggio di testa su corner (91’) con l’Inter tutta nella metà campo azzurra.

6 DAVID LOPEZ
Dà il cambio ad Hamsik (87’) e si inserisce molto bene, cercando nel finale di vivificare l’attacco nelle ripartenze mentre l’Inter (in dieci) sta producendo il massimo sforzo. Fa respirare la squadra e cerca anche l’imbucata per Higuain per allungare le distanze nel punteggio. Utilissimo rincalzo.

s.v. MAGGIO
Entra per Callejon e gioca gli ultimi sette minuti, recupero compreso. Si fa notare per un brutto cross al 90’. Callejon era allo stremo e un elemento fresco era necessario. Ma rimane ai margini della partita perché il finale di gara è tutto dell’Inter e si gioca nella metà campo azzurra. Una presenza e niente più.

7 SARRI
Acqua azzurra, acqua chiara. Incantato da Lucio Battisti. Due palloni per me posson bastare. Ma l’Inter morde nel finale. Il Napoli a misura Duomo. Strappa la partita e il primo posto a Milano. Contro la prosa cacofonica dell’Inter, il dolce stil novo del Napoli cede solo nel finale per stanchezza (Sarri fa i cambi giusti) e per la pressione dei nerazzurri. “Non è vero che l’Inter non gioca bene” aveva detto. Perde anche bene. E, alla fine, può dire, sfinito: io questo match me lo Mancio. Tu sì que vales. Vince il Napoli bello, difende la vittoria un Napoli di coraggio e sacrificio. Partita ben preparata e Reina salva tutto.
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