Napoli, senti Ottavio Bianchi: «Svolta a Milano come per noi nell'86 a Torino»

Napoli, senti Ottavio Bianchi: «Svolta a Milano come per noi nell'86 a Torino»
di Angelo Rossi
Martedì 6 Ottobre 2015, 12:13 - Ultimo agg. 12:43
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Ventinove anni fa un'altra impresa azzurra scosse il calcio e capovolse la geografia del campionato. Il Napoli andò a vincere in casa della Juventus, fu la posa della prima pietra tricolore. C'erano Maradona in campo e lo Bianchi in panchina, torneo '86-'87, alla fine della stagione arrivò lo storico scudetto.



Se la ricorda quella partita, vero Bianchi?

«E chi se la dimentica. A quei tempi dare tre gol ai bianconeri in casa loro equivaleva a una vera e propria impresa».



Un po' come è accaduto domenica sera a Milano.

«Match a senso unico, dominato dall'inizio alla fine. Che bello vedere il Napoli giocare in questa maniera. È stata un'altra partita da scrivere nella storia della società».



Ha colto qualche analogia a distanza di quasi trent'anni?

«Noi avevamo già preso consapevolezza della nostra forza, la vittoria sulla Juve ci fece capire che eravamo da scudetto. Questa squadra è stata appena partorita ma le vittorie su Lazio, Juventus e Milan ne hanno moltiplicato l'autostima. Possiamo dire che a Milano è nato il Napoli di Sarri. I nostri sono stati perfetti, sempre primi sulla palla, in costante dominio del gioco, mai in affanno in difesa».



La svolta è stata il passaggio al 4-3-3?

«I numeri non c'entrano. Il segreto è sotto gli occhi di tutti: giocatori giusti al posto giusto. La manovra è diventata spettacolare e semplice allo stesso momento. Non riduciamo il calcio a schemi e formule matematiche, è un gioco che rende e che diverte se interpretato in maniera naturale. La semplicità con cui Insigne e gli altri hanno messo sotto il Milan è stata sconvolgente».



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