Chievo-Napoli, la pagella del Mattino|Hamsik cocktail di colpi di classe

Chievo-Napoli, la pagella del Mattino|Hamsik cocktail di colpi di classe
di Mimmo Carratelli
Lunedì 26 Ottobre 2015, 07:34 - Ultimo agg. 13:47
4 Minuti di Lettura




6 REINA Attore non protagonista, capitano dopo l’uscita di Hamsik. Rinuncia alla maglia gialla (4 partite da imbattuto) e sceglie il bianco (5 gol in tre partite, ma stavolta porta immacolata). Al diavolo la scaramanzia. Graziato da Castro in apertura, non deve fare miracoli. Una uscita di testa fuori area anticipando Paloschi. Tiro centrale di Meggiorini parato.



6,5 HYSAJ Spesso si spinge in avanti quando il Chievo col 4-5-1 nel primo tempo gli lascia la corsia libera. Buona intesa con Callejon, ma sono poche le azioni concrete. In difesa si batte con grinta e nel finale, col Chievo che attacca di rabbia sfoderando il tridente offensivo, fa valere le sue doti di combattente contro Paloschi e poi contro il giovane Inglese.



7 ALBIOL Saltata la partita di coppa al giovedì, non concede una sola palla a Meggiorini e spesso svaria a destra per coprire su Paloschi. Partita perfetta per tempismo e scelta della posizione. La difesa alta è ben condotta e il fuorigioco scatta tempestivamente (gol del Chievo inutile per offside). Diventa sempre più sicuro e convincente. Rilanciato da Sarri.



7,5 KOULIBALY Cacao meravigliao. Ancora una partita al massimo con chiusure in acrobazia e una sola palla persa di testa (contro Inglese). Un baluardo, insormontabile nei contrasti. L’aiuta la stazza fisica, ma anche una notevole agilità che gli consente di intervenire anche se sbilanciato. Stanco, commette qualche errore nel finale tra cui una pallaccia spedita in corner.



7,5 GHOULAM Aggredisce la partita sin dall’inizio dopo avere fronteggiato qualche incursione di Castro e qualche offensiva del terzino Cacciatore. Poi è tutta una corsa sulla fascia sinistra, più pronto ed efficace nei cross da uno dei quali nasce il gran gol di Higuain. Ripiega nel finale per marcare il vecchio ma sempre pericoloso Pellissier (36 anni) col Chievo a tre punte.



8 ALLAN Col suo moto perpetuo travolge Pinzi e porta pressing su tutto il fronte del centrocampo (vaco ‘e pressing). Poi impone l’alt a Pepe quando l’ex Juve si propone da mezzala sinistra. Mediano e interno, fa il lavoro sporco in retrovia, si lancia all’attacco (73’ un tiro di poco fuori). Aggredisce spazio e avversari. Pedina fondamentale nello scacchiere azzurro.



6,5 JORGINHO Ecce bimbo. All’inizio il Chievo schiera Pepe trequartista e l’italo-brasiliano si dedica ad escluderlo dal gioco, spegnendo all’avvio le ripartenze veronesi. Meno presente nella costruzione del gioco affidata alle iniziative di Allan e Hamsik. Doveva essere questa la consegna per cui lavora più in fase passiva distinguendosi per la risolutezza nei contrasti.



7,5 HAMSIK Infaticabile tessitore del gioco azzurro, si sacrifica molto sulla linea mediana. Castro non è Fidel e per Marek è una serata da Cuba libre, il cocktail dei suoi colpi di classe. Palloni recuperati e rilanciati per l’attacco. Rari gli inserimenti al tiro (una sola conclusione, altissima). Ma tanto, tanto lavoro da regista oscuro. Esce nel finale, stanchissimo.



7 CALLEJON Ancora senza gol in campionato, ma una prestazione robusta per il filtro a centrocampo e poi la pressione sul fronte offensivo inchiodando Gobbi sulla trincea veronese. Il primo tiro azzurro è suo, ma Bizzarri lo sventa respingendo. Sulla sua fascia, spinge in tandem con Hysaj. Dedizione assoluta e qualche imprecisione nel controllo della palla.



8 HIGUAIN Di sinistro al volo, una battuta violenta nel primo angolo alto, ed è la sua prima rete fuori casa in campionato. Mette sotto pressione Gamberini e Cesar (ave Cesar, Gonzalo te salutat). Due pali nel primo tempo e gli monta la rabbia del gol. Si batte da guerriero, un leone da aggiungere ai quattro di Piazza dei Martiri. In testa ai cannonieri con Eder (sette reti).



6 INSIGNE Per più di mezz’ora non ingrana, sempre fermato da Cacciatore. Un inizio in sofferenza. Ma è tenace, si batte, cerca lo spunto vincente. Conclude fuori una palla regalatagli da un avversario. Manca il tiro due volte nell’area veronese. Prende un calcione sul ginocchio destro, ma resta in campo. Il dolore lo scatena ed è formidabile in due recuperi difensivi.



6 MERTENS Entra negli ultimi venti minuti al posto di Insigne. Tenta dribbling e fughe, ma è spesso raddoppiato. Porta più vivacità sulla fascia sinistra e incrocia di poco a lato un bel tiro (76’). Si scalcia con un avversario e viene ammonito (88’). Appare recuperato. Si gioca anche mercoledì, pronto a scendere in campo dal primo minuto, forse Insigne deve riposare.



6 DAVID LOPEZ Gioca l’ultimo quarto d’ora con Hamsik che rientra in panchina. Contribuisce a creare intensità a centrocampo col Chievo che prende a spingere per acciuffare il pareggio. Molto risoluto e combattivo. Fa il lavoro che gli spetta senza perdersi in fronzoli e rinunciando alla sua propensione di mezzala d’attacco. Un elemento sempre utile.



s.v. GABBIADINI Rileva Higuain, osannato dai mille napoletani sugli spalti del Bentegodi, ma entra poco in partita. D’altra parte ha solo una diecina di minuti per mettersi in mostra. Due volte pescato in fuorigioco. Il Napoli, nel finale, attacca poco e non ci sono palloni per Manolo. Cerca di impegnare i difensori clivensi all’inizio della manovra, può fare ben poco.



7 SARRI Passata la paura di volare. Ecco l’Alisarri, compagnia aerea azzurra che gioca ormai col pilota automatico in campionato e in Europa (sesta vittoria consecutiva) e lui vola al secondo cielo della classifica. Torna a schierare il Napoli Uno, la squadra per il campionato. Costretto a usare slogan del passato: se avanzo, inseguitemi. Smacchia il Chievo che era la bestia nera di Mazzarri e supera l’esame contro le “piccole”, ma tanto “piccolo” il Chievo non è, però messo sotto da un Napoli organizzato, paziente, non brillantissimo però con un super-Higuain e due motori a pieno regime, Allan e Hamsik. Vediamo la rotazione dei giocatori per mercoledì (col Palermo) e domenica (sul campo del Genoa).