Roma-Napoli, striscione contro la mamma di Ciro Esposito: «Lucri su tuo figlio». Lei: «Affido i loro cuori a Dio»

Roma-Napoli, striscione contro la mamma di Ciro Esposito: «Lucri su tuo figlio». Lei: «Affido i loro cuori a Dio»
di Pino Taormina
Sabato 4 Aprile 2015, 12:38 - Ultimo agg. 15:52
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Striscione contro Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, durante il match Roma-Napoli.



Il manifesto esposto nella Curva Sud romanista all'Olimpico recita: «Che cosa triste: lucri sul funerale con libri e interviste». Poi, poco più distante, un altro: «C'è chi piange un figlio con dolore e dignità e c'è chi mi fa un business. Signora De Falchi onore a te». Dalla Curva Sud sono stati intonati in avvio di partita anche i soliti, beceri, cori anti-napoletanti ('Vesuvio lavali col fuoco').



Dal canto loro i supporter partenopei hanno risposto con lo slogan «Ciro X sempre», srotolato a Saxa Rubra, dove era stato predisposto il punto di raccolta per raggiungere lo stadio Olimpico a bordo dei pullman portati dalle forze dell'ordine.



Amareggiata e in lacrime Antonella Leardi, che ha detto: «Affido chi ha scritto quegli striscioni nelle mani di Dio affinché possa cambiare il loro cuore. Ho visto la partita in tv, mi sono sentita ferita da quelle parole, fa male sentire dire cose orribili su un figlio che si è perso».




Sulla vicenda è intervenuto Angelo Pisani, avvocato della famiglia Esposito: «Il dolore di un avvenimento tragico ed innaturale come quello della perdita di un figlio non lo auguro a nessuno e non si commenta mai soprattutto in maniera così strumentale e offensiva da parte di tifosi che dovrebbero augurarsi la pace ed i valori nello sport non l'odio e la violenza - dichiara Pisani nel chiedere una volta per tutte alle istituzioni ed autorità competenti di intervenire seriamente e squalificare lo stadio olimpico punendo uno ad uno i responsabili di vergognosi e subdoli messaggi disumani e odiosi -. Antonella Leardi nonostante la tragedia criminale che ha devastato la sua famiglia, con l'aiuto della fede ed un energia divina sta cercando di farsi forza e di vedere il bicchiere mezzo pieno, e per la bontà che la contraddistingue, sta cercando di trasmettere agli sportivi ed ai giovani di tutto il mondo che la violenza non serve, non porta a niente, la violenza uccide.
Ogni giorno Antonella mantiene vivo il suo ricordo, ed ogni giorno la ferita che da quel giorno porta nel cuore, sanguina ininterrottamente, ma da madre coraggio quale è, ha deciso di sacrificare se stessa per il prossimo e per i veri valori dello sport, ricordando e facendo vivere il giovane Ciro in ogni modo possibile e da esempio positivo. Spero che le istituzioni ed Autorità competenti intervengano per far rispettare la civiltà sportiva e punire i responsabili di striscioni e messaggi offensivi, vergognosi e subdoli che mortificano la memoria di un ragazzo innocente morto per mano di un assassino nemico dei valori dello sport. Lo stadio della capitale ancora una volta diventa esempio di inciviltà sportiva e di vergognosa propaganda del male ma il bene è più forte del male per cui invito i responsabili della curva sud dell'Olimpico a prendere le distanze da gesti e toni ingiustificabili soprattuto a fronte di una mamma che sogna un ritorno al gemellaggio tra napoli e roma, poiché assurdo e pericolosi servirsi del dolore altrui per inutili polemiche e pretestuoso protagonismo considerato che anche la politica come lo sport sono oramai morto e nessuno può vantare insegnamenti o ergersi a paladino dei valori se non la coraggiosa e forte mamma di Ciro. Ad oggi l'operato dell'associazione Ciro Vive sta aiutando tantissime persone, quindi va un plauso ad Antonella Leardi, mamma di un giovane tifoso morto per difendere donne e bambini dall'attacco di mostri travestiti da tifosi. Rispettiamo Antonella, rispettiamo la famiglia Esposito, difendiamo Napoli, ma soprattutto, rispettiamo un angelo di nome Ciro per sanare tante ferite e mortificazioni allo sport
».
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