Sassuolo-Napoli. Le pagelle del Mattino | Valdifiori, una carta che non brilla. Fuori posto Insigne e Mertens

Sassuolo-Napoli. Le pagelle del Mattino | Valdifiori, una carta che non brilla. Fuori posto Insigne e Mertens
di Mimmo Carratelli
Lunedì 24 Agosto 2015, 11:35
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REINA 6 - Amaro ritorno nella squadra amata. Guanti gialli alla Paperone. Prende gol da pochi passi, niente da fare. Fra le due reti, para alla Maradona (di tacco) la palla-gol di Defrel. La difesa sbanda, può farci poco. Un paio di uscite alte sicure e di piede non tradisce mai. Cerca di raggiungere gli attaccanti con lanci lunghi non graditi a Sarri.



MAGGIO 5 - Maggio si’ tu, giusto il frizzante inno di E.A.Mario. Trentatre anni e forse li sente. Non ha tempo di spingersi all’attacco per cercare di migliorare i cross critici (ne sbaglia un paio). Grande penetrazione centrale, stroncato al limite. In difficoltà contro Floro Flores, in ritardo sul gol di Sansone che alla fine è quello decisivo per l’infausta trasferta.



ALBIOL 6 - Oh Raul Albiol, valenciano di Vilamarxant, fotomodello spagnolo, contraerea dell’area azzurra (1,90), palloni alti che non devono passare e neanche quelli bassi. Defrel e le punte del Sassuolo rientrano profonde, si sottraggono alla marcatura. Serata difficile, come per tutto il reparto, ma riesce a cavarsela meglio degli altri difensori.



CHIRICHES 5 - A Napoli sei subito cicerchia, legume antico degli egizi, più nobilmente struffolo nella cicerchiata di carnevale. Ecco la nuova badante romena della difesa. Sarri neanche lo conosceva. Arriva dall’Inghilterra (Tottenham), un asso nella Manica? Prometteva. Subito ammonito, ha tradito le promesse delle prime partite. Incerto e insicuro.



HYSAJ 5 - Albanese come Riza Lustha che arrivò dalla Juve al Napoli (1945-46) e quando segnò il primo gol cedette la tribuna del Vomero. Riza era ala-centravanti e Hysaj è terzino. Non crolleranno tribune. A sinistra va in difficoltà contro Berardi, longilineo fastidioso (42 gol all’attivo). Male quando si spinge avanti. Da dimenticare i cross.



VALDIFIORI 5 - Valdifiori, Valdiquadri, Valdipicche, Valdicuori. Dovrebbe essere la carta vincente a centrocampo dove giocavano fanti generosi ma approssimativi. Ma spesso resta solo e deve fare filtro più che badare a rifornire l’attacco. Pochi i suggerimenti da regista arretrato. Non brilla come ci si aspettava. Da rivedere.



DAVID LOPEZ 5,5 - Gioca al posto di Allan. È la prima sorpresa della serata. Spinge molto. Forse Sarri pensava ad una partita d’attacco che però dura venti minuti, dopo il Napoli si sgonfia. Duello a distanza con Duncan, meglio il ghanese. Cala anche lui nel finale diventando arruffone e impreciso e poco combattivo.



HAMSIK 6 - Strofina la lampada di Aladino e ne tira fuori il genio andando fulmineamente in gol ed è un gol di rapina sotto porta. Si gode la nuova posizione (mezz’ala sinistra), fronte alla porta. Comanda a tratti il gioco. È il più vivo degli azzurri e ce la mette tutta fino alla fine per far girare gli azzurri. Il Sassuolo, più squadra, vanifica il suo gol.



INSIGNE 5 - Sulla maglia ha il 24, sulla pelle il 10 ed è un numero che pesa. Ne indovina poche. Magnanelli lo controlla col fisico e poi se ne va a sostenere l’attacco. Lorenzo gioca spesso defilato a sinistra. Non trova mai la posizione giusta. Da trequartista si vede poco. Cerca il tiro, sempre murato.



MERTENS 5 -Non ce la fa mai a superare Vrsaljko, il difensore croato che piaceva al Napoli. Si accentra costringendo Insigne a giocare sulla fascia, mentre proprio sulla corsia mancina il belga potrebbe fare danni. Calcia alte due punizioni. Lo voleva l’Inter? Un tiro Mancini. Resta in azzurro. Esce al 79’.



HIGUAIN 5 - Dategli un pallone, magari due, e, se non solleva il mondo, ribalta il Sassuolo. Toni lo candida a capocannoniere del campionato. E Toni (300 e passa gol) se ne intende. Ma il Pipita è impreciso, lento, svogliato. È anche vero che non ha mai un buon pallone da andare in porta. Si arrende alla serata grigia. Sostituito dopo un’ora.



GABBIADINI 5 - Entra al 62’ per Higuain, ma la squadra non gira più. Tenta qualche “assolo” ma è sempre chiuso. Scontento lui che entra dalla panchina, scontento il Pipita della sostituzione. Il grande potenziale offensivo del Napoli fa cilecca a Reggio Emilia. Sarri ci contava molto non fidandosi ancora della difesa.



EL KADDOURI 5 - Entra al 73’ per Insigne, ma ha difficoltà a destreggiarsi nel centrocampo fitto del Sassuolo. Inventa due lanci per Callejon (83’ e 88’) che non vanno a buon fine, lo spagnolo ha smarrito le sue conclusioni irresistibili. Ma era giocoforza sostituire Insigne stanco e sfiduciato degli ultimi minuti di gioco.



CALLEJON 5 - Entra al 79’ per Mertens a sballa a lato il suo tiro famoso che avrebbe potuto dare il pareggio al Napoli (88’). Però va in campo con la squadra sfilacciata, in confusione e stanca. Può fare poco. E non fa meglio di Mertens. Un mezzo naufragio dell’intera squadra dopo un inizio promettente.



SARRI 5 - Sul campo del Sassuolo, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, col suo bell’Empoli aveva rimediato una sconfitta in A (1-3) e un pareggio in B (1-1). Ma l’Empoli era un vascello corsaro. Al confronto, il Napoli è una corazzata. Ma una corazzata che regge il mare per venti minuti, poi perde la bussola. Preferisce Mertens a Gabbiadini (e il procuratore di Manolo vuole Pagliari per cento cavalli) e David Lopez ad Allan. Vuole attaccare e vincere. La squadra non è ancora pronta. Non ha gli occhi di tigre, non ha lo spirito di squadra. Lui mastica amaro la finta sigaretta. Le sostituzioni non hanno sortito effetto.

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