Napoli-Udinese, Reina inviolabile
e Jorginho domina: le pagelle

Napoli-Udinese, Reina inviolabile e Jorginho domina: le pagelle
di Mimo Carratelli
Domenica 16 Aprile 2017, 09:50
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6,5 REINA
Per la terza volta gioca due partite consecutive senza prendere gol. La difesa è diventata accorta e nessuno tira in porta. Pepe regna. Impietrito sul palo di Zapata prima del raddoppio di Allan. Presa alta in sicurezza e, a un quarto d’ora dalla fine, mano fatata da pallavolista su una brutta ammucchiata sotto la porta azzurra. Salva in corner un retropassaggio assassino di Callejon (91’).
 
6,5 HYSAJ
Ha la faccia di un marine e sbarca sulla battigia friulana, onda su onda, avanza e conquista. Doma di testa Thereau e spinge in continuazione travolgendo Ali Adnan che l’aspetta. Ha gamba, si sovrappone a Callejon, penetra anche nell’area friulana. Instancabile. Non si fa intimorire dall’ingresso di Perica (1,92). Saldo sino agli ultimissimi minuti, arretrando dopo le continua volate.
 
6,5 ALBIOL
Zapata poco bollente, ma Duvan vai se la finta non ce l’hai. Il difensore spagnolo ha buon gioco. In tandem con Koulibaly è sempre attento sul colombiano. Invitato continuamente da Sarri a stare più alto accorciando la squadra. In attacco, su corner di Callejon, mira la porta  di testa e fallisce di poco il gol. Comanda la linea difensiva con grande attenzione e avanza quand’è il caso. 
 
7 KOULIBALY
Dopo il tramonto tutti i gatti sono leopardi. Augh. Così parlò Nuvola Nera che gioca da leopardo uscito di Castelvolturno. Si perde Zapata una sola volta in occasione del palo del colombiano, poi lo ferma ripetutamente, una volta in area con una spallata rischiosa. E’ stato il solito gladiatore salendo di rendimento nel finale quando è costretto a difendere..
 
6,5 STRINIC
Tutti pazzi di Iris Blonde. Buon battitore di corner da destra. Buoni cross, ma ne ricava solo calci d’angolo. Azione continua, ignorando l’inoffensivo De Paul e proponendosi in avanti con gli scambi ripetuti sui triangoli di sinistra con Insigne e Hamsik. Gran chiusura in scivolata sullo spilungone Perica negli ultimi minuti.
 
7 ALLAN
Assaltatore magico. Millepiedi. Centrocampista fotovoltaico. Un caro armato. Tank you per la generosità, l’impegno, i tackle, il pressing, il petting e il gol. Sembra appesantito, ma va al raddoppio strappando palla ad Adnan. Dà l’anima in una partita non brillante, ma non s’arrende mai. Secondo regista al fianco di Jorginho.   
 
7,5 JORGINHO
Stop and go. Il pilota automatico. Calamity Jane. Piedino di fatto. Non riempie gli occhi ma il centrocampo dove domina con grande senso della posizione, recuperi e lanci immediati. Gioca una infinità di palloni e sull’ennesima verticalizzazioni manda in gol Mertens. E’ l’azione decisiva che sblocca il match a inizio ripresa.  
 
6 HAMSIK
Fatica a liberarsi dai raddoppi di marcatura (Badu e Hallfredsson). Due tiri a lato, poi una gran conclusione a giro che esce di pochissimo. Lavora sott’acqua, testardo, ma non brilla. Porta palla, ma crea poco gioco. L’Udinese è una testuggine (4-5-1) ed è sempre sulle linee di passaggio degli azzurri. Esce nel finale, stanco.
 
6,5 CALLEJON
Sospira Sarri: José e Maria sei il conforto dell’anima mia. Il 7 bello. Finisce spesso in offside. Ma alla fine trova la mattonella per il gol di forza. Sfonda lo scudo nel deserto (desert shield) dell’iracheno Ali Adnan. E’ il 3-0 che mette il marchio azzurro definitivo al match. Nel finale per poco non beffa Reina con un retropassaggio.   
 
7 MERTENS
Tip-tap in serata di sofferta vena (in vena veritas). Accerchiato dall’intera difesa friulana. Lasciatemi segnare perché ne sono fiero, sono un centravanti, un centravanti vero (Toto Cotugno). Gol importante perché piega finalmente la resistenza dell’Udinese. Esce al 78’ per fare posto all’ingresso di Milik. Ha ripreso a segnare.
 
6 INSIGNE
Tu che m’hai preso il cuor, si canta ne “Il Paese del sorriso”. Ferenc Lehàr pensava già a Insigne? Punta di diamante e un diamante è per sempre. Ma è serata dura, intrappolato dai raddoppi. Widmer gli monta una guardia asfissiante. Una conclusione fuori e un tiro morbido parato da Karnezis. Protagonista di recuperi preziosi in difesa.
 
6 ROG
Entra al posto di Allan (71’). Il Marko pesante. Audace e indomito. Roghy Balboa. La solita disinvoltura a entrare in partita. Ha fisico e iniziativa. Splendido un lancio da destra a sinistra, 70 metri, per Insigne. Copre bene in aiuto a Hysaj. Un rincalzo di lusso, una mossa azzeccata di Sarri vedendo Allan spremuto da una partita intensa.
 
6 MILIK
Sostituisce Mertens (78’). Subito attivo. Fa girare la squadra, detta la profondità, si batte con grande energia. Va anche al tiro, però a lato. Buona iniziativa. Sembra meglio in palla. Si muove con disinvoltura e va deciso nei contrasti pressando sui difensori centrali udinesi. Ma Sarri insiste sui tre piccoletti e il polacco deve aspettare.
 
6 ZIELINSKI
In campo al 78’ per Hamsik. Svaria da destra a sinistra. Conquista palla e trascina la squadra all’attacco. Mette in area un cross filante che due azzurri non sfruttano, la palla era da spingere in rete. Rientra a dar man forte alla difesa raddoppiando su Perica. Assicura energia nel finale di gara. Incandescente. Enel energia. Buona comparsata.
 
7 SARRI
Dieci e gode. Il Napoli sarà da circo, come dice Allegri (show, show, cicciuve’), ma squadra circo mi ci ficco. Tiki-taka, tico-tico, tuca-tuca, ma questo Napoli è come il calcio sui maccheroni. Una delizia. Spettacolo d’arte varia. Primavera di bellezza. Così si gioca al Paradiso (quando c’era Diego). Rosolata con pazienza la squadra friulana. Friuliculì, friuliculà. La squadra, contro un avversario molto chiuso, ha saputo far girare la palla con continuità e calma. Sarri si concede un chinotto. Chi beve Delneri ne ribeve. La Cina è vicina e la Roma non è più lontana (+2). Comincia un altro campionato per entrare in Champions dalla porta principale. Opportuni i cambi per gli azzurri più stanchi.
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