Quadrati e aggressivi contro il Nizza
Napoli come le big d'Europa

Quadrati e aggressivi contro il Nizza Napoli come le big d'Europa
di Francesco De Luca
Mercoledì 23 Agosto 2017, 13:44 - Ultimo agg. 18:51
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È fatta. Battendo il Nizza anche in trasferta e vincendo la terza partita in sei giorni, il Napoli ha centrato il primo obiettivo stagionale e si è qualificato per la Champions League. Ha superato l’ostacolo dei playoff: non vi era riuscito tre anni fa Benitez, escluso dall’Athletic Bilbao.
 
 


Sarà la seconda meritata partecipazione consecutiva: non era mai accaduto nella storia del club ed è la conferma della dimensione che ha raggiunto grazie al lavoro di Sarri e dei suoi uomini, ad un progetto costruito con De Laurentiis sempre più affascinante, vicino a quella perfezione che può consentire di colmare definitivamente il gap con la Juve e di portarsi davanti ai bianconeri. La primavera, con quel sogno scudetto che il popolo napoletano culla da quasi trent’anni, arriverà. Domani, intanto, gli azzurri conosceranno gli avversari nel girone europeo: vi sono possibili abbinamenti da brividi, ma questa squadra merita piena fiducia anche fuori dai confini nazionali per il suo gioco, per la compattezza, per la forza fisica e mentale, per i mezzi di cui è dotato il tecnico, da talenti assoluti come Insigne a quella rosa alla quale è possibile attingere per evitare cali durante la stagione.

All’Allianz Riviera, dove erano i tifosi francesi a cantare i cori dei napoletani (da un «giorno all’improvviso» al «porompompero» dell’era maradoniana), il Napoli ha ribadito la propria caratura internazionale. Non si è chiuso per difendere il 2-0 conquistato al San Paolo, ha subito aggredito gli avversari con un pressing altissimo avviato da Mertens, perfettamente recuperato, e ha elevato un muro dinnanzi ai trequartisti rossoneri (Saint-Maximin il più vivace come a Fuorigrotta: Hysaj, piazzato dal suo lato, è stato il difensore che ha sofferto di più) e a Balotelli, al solito impalpabile e fischiato dai suoi tifosi. Duro e incisivo il grande lavoro di Albiol e Koulibaly, che si alzava fino a centrocampo per stoppare il portatore di palla e riavviare l’azione. Vedendo con quanto vigore e tempismo ha giocato Kalidou si comprende perché più club di Premier League abbiano bussato alla porta di De Laurentiis, sempre elegantemente respinti.

Sarri ha chiesto ai suoi una determinazione quasi feroce nei raddoppi, eseguiti bene da Jorginho e Hamsik, e ha disorientato i padroni di casa, ai quali sono stati negati spazi per tentare una rimonta che si è fatta impossibile quando il Napoli ha colpito a inizio ripresa con Callejon. La squadra ha avuto il predominio del gioco, come solo le grandi sanno fare in un match cruciale per la stagione, peraltro in trasferta. Non si è snaturata e ha prodotto la solita quantità industriale di palle gol pur non riuscendo a concretizzarne alcuna nel primo tempo: nell’area rossonera si lanciavano tutti, non soltanto gli uomini del tridente leggero ma anche gli esterni e Allan.

Questo Napoli che è una gioia per gli occhi non può continuare ad avere il limite della concretizzazione, però: sarebbe bastata un po’ più di lucidità e un po’ meno frenesia per archiviare in pochi minuti la pratica col Nizza, cosa che è avvenuta in apertura del secondo tempo. Mentre Balotelli era fuori campo a discutere con il quarto uomo che gli aveva chiesto di togliere un braccialetto dal polso, il Napoli dava l’ennesima dimostrazione della forza dei suoi attaccanti: un’azione da manuale, col passaggio di Hamsik (poi sostituito, com’era accaduto nelle precedenti partite ufficiali: non è un caso, ma certo il segnale di una condizione fisica non ancora convincente) dalla sinistra per Callejon, libero di colpire e affondare Cardinale, con uno di quei tocchi tipici dello spagnolo, bravo ad apparire sulla scena nel momento giusto. Dopo neanche un paio di minuti Mertens ha regalato uno dei suoi numeri alla platea e ha colpito il palo. Uno show che annichiliva i francesi e spingeva il Napoli verso la fase a gironi di Champions League.

La reazione del Nizza è stata flebile ed erano anzi gli azzurri a continuare a proporsi con frequenza nell’area francese, finché non è arrivato il raddoppio di Insigne a due minuti dalla fine. Una prodezza cercata e meritata da Lorenzo, che si prepara per il match di domenica con l’Atalanta (già, l’unica riuscita a sottrarre sei punti alla squadra di Sarri nello scorso campionato) e per il match chiave per i Mondiali 2018, quello del 2 settembre a Madrid contro la Spagna. Questo autentico fuoriclasse sarà un’arma a disposizione del commissario tecnico Ventura per spaventare le Furie Rosse. Con un fenomeno simile tutto è possibile.
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