Ramazzotti a Sanremo: «Vincerà la Juventus, ma se ci fosse stato Pino Daniele ci saremmo divertiti a sfotterci»

Eros Ramazzotti
Eros Ramazzotti
Mercoledì 10 Febbraio 2016, 17:03
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Pino Daniele l'aveva adottato al suo primo Sanremo: Ramazzotti cantava «Terra promessa» e il Nero a Metà ne aveva indovinato il radioso futuro, «anche se è uno juventino perso», ripeteva allora agli amici. Ora Eros torna stasera a Sanremo, superospite tra i superospiti del pop italiano, alla vigilia di un'importantissima Juventus-Napoli. Come il co-conduttore-bella-statuina Gabriel Garko, anche lui tifa per la Vecchia Signora: «Vorrei che Pino fosse qui anche per poterci sfottere come facevamo sempre e questa volta, come tifoso, dovrei ammettere di non essere troppo sereno. Questo Napoli mette paura. E non solo per i risultati ma perché, anche come società e come tifo, sembra essere maturato al punto giusto e comunque è diverso da quello fatalista e umorale di un tempo. Però noi siamo la Juventus, cioè una cosa a parte a livello internazionale e nessuna altra società in Italia è pari alla nostra. Siamo caduti, certamente. Ma ci siamo rialzati in fretta». Ad Andrea Agnelli ha anche annunciato di aver quasi ultimato l'inno per la squadra: «Non è stato facile perché dopo il “Grazie Roma” di Venditti era complicato azzeccare un motivo altrettanto valido. Spero di esserci riuscito. La prossima settimana Andrea lo ascolterà e potrà decidere. Capisco il suo imbarazzo perché anche l’attuale inno è bello oltre a essere conosciuto in tutto il mondo. Intanto ora badiamo a vincere con il Napoli e che Pino mi perdoni».
Clementino, intanto, dai social prova a ristabilire l'atteggiamento bipartisan del Festival intonando: «Un giorno all'improvviso mi innamorai di te...».
 
 
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