Sarri e la sindrome
di Naomi Campbell

Sarri e la sindrome di Naomi Campbell
di Anna Trieste
Sabato 19 Agosto 2017, 12:43 - Ultimo agg. 12:45
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Ci siamo. Da stasera ricomincia il campionato e finalmente la potremo smettere con tutti quei comportanti da maniaci ossessivo-compulsivi che da settimane, in quanto sintomi dell'astinenza, ci avvelenano l'esistenza e ci rendono impossibile lo svolgimento di una vita dignitosa. Basta consultare ossessivamente il profilo Facebook del Napoli più di quello del uaglione o della uagliona che ci piace per vedere se il social media manager, mosso a pietà nei nostri confronti esattamente come quello del Sert col metadone, pur di darci la nostra dose quotidiana di punizioni e calci d'angolo posta il video di un'azione provata in allenamento finanche dai magazzinieri. Basta seguire i controllori dell'Anm solo per sentire da vicino l'afrore di una divisa azzurra bagnata dal sudore della fatica. Basta rivedere tutte le videocassette delle partite della storia del Napoli comprese quelle di quando allenava Donadoni. Basta rivedere tutte le partite della storia del calcio mondiale e intercontinentale escluse, perché a tutto c'è un limite, Dnipro-Napoli e quelle della Juve. Basta accampare scuse pur di passare un attimo a Fuorigrotta fuori al San Paolo e fissare con la bava alla bocca i tornelli vuoti manco fossero Santa Rosa appena sfornate.

Basta ascoltare i comizi di Renzi solo per sentire uno che parla toscano davanti a un microfono, e, soprattutto, basta importunare i criaturi che giocano a pallone sopra alla spiaggia urlando disposizioni tecnico-tattiche su squadra corta e pressing alto usando la seggia a sdraio sotto all'ombrellone a mo' di panchina. Basta! Quei criaturi hanno diritto a una vacanza spensierata! Grazie a Dio comunque da stasera tutto questo sarà finito e noi finalmente potremo tornare ad essere persone normali. Vabbuò, normali mo'. Diciamo al passo coi tempi. E i tempi sono decisamente maturi per iniziare a immaginare come sarà la prossima stagione. Sicuramente, dopo il bel gioco espresso l'anno scorso, saremo più consapevoli dei nostri mezzi. Dobbiamo fare attenzione però: la bellezza non mette al riparo da cadute e delusioni e infatti una volta pure Naomi Campbell si accappottò da sopra alla passerella. Testa alta dunque ma occhi ben aperti. Soprattutto là dietro, nel regno di don Peppino Reina, dove qualcuno dovrà pur assumersi la responsabilità di dire a Ghoulam che le punizioni non le deve tirare. E largo ai giovani! Rog, Zielinski, Ounas, Diawara non sono come i telefonini che la prima volta prima di usarli li devi tenere spenti e in carica almeno tre mesi. Li vendono già pronti per l'uso, approfittiamone. E approfittiamo pure, ma senza esagerare, della sana e robusta competizione tra Milik e Mertens. La stagione è lunga. Ci serviranno entrambi affamati e 'ncazzat. Due le parole d'ordine: cazzimma e ommità. E, ovviamente, forza Napoli. Buon campionato a tutti!  
 
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