«Lo Shakhtar è forte, poco conosciuto in Italia ma con calciatori di ottimo livello. Sono abituati a giocare molto il pallone e attaccare con tanti calciatori. Ci potrà mettere in difficoltà in alcuni momenti della partita, poi potremo avere anche le nostre occasioni. Resta un test difficile, con una squadra meno fisica della Dinamo Kiev dello scorso anno ma molto più tecnica. In un girone da sei partite anche la prima è condizionante. Abbiamo un gruppo forte, con la migliore squadra di quarta fascia e il Manchester City che non ha bisogno di presentazioni. Lo Shakhtar ha qualità elevate, quindi sarà un girone sicuramente non semplice».
«Giocare male e vincere? Non credo sia un salto di qualità, preferisco giocare bene sempre.
Credo che quello che sia cambiato rispetto agli scorsi anni è la maggiore solidità difensiva in momenti difficili di una partita. Poi è chiaro che con la qualità offensiva possiamo andare a vincerle. Ma dobbiamo sempre pensare di comandare il gioco sin dal primo minuto. Non mi piace come abbiamo giocato nelle ultime due partite: ci è andata bene, ma se giochiamo così prima o poi ci lasceremo le penne».
«Fisicamente stiamo bene. Sicuramente al momento il calendario non aiuta anche a causa delle nazionali, una follia assoluta. Hamsik? Per me è insostituibile, ha caratteristiche che nessuno degli altri centrocampisti ha. Per questo esce tutte le volte, per farlo riposare parzialmente e averlo sempre a disposizione. quando un fuoriclasse come Marek ha un momento meno brillante io lo faccio giocare ancora di più, lo stimolo ancora di più, perché poi quando si riprenderà mi darà il 101% anche nei momenti difficili».