Sorriso Sarri, si è ripreso il campo ora c'è tempo solo per Montella

Sorriso Sarri, si è ripreso il campo ora c'è tempo solo per Montella
di Pino Taormina
Venerdì 22 Gennaio 2016, 09:30 - Ultimo agg. 14:03
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Un bel po' di minuti prima che le agenzie battano la notizia della squalifica, è il vice presidente Edoardo De Laurentiis a dare la notizia a Sarri della squalifica. L'allenatore toscano non ha ancora iniziato l'allenamento del pomeriggio e sono da poco passate le 15. Il tecnico del Napoli era consapevole che non se la sarebbe cavata e la squalifica da scontare in Coppa Italia era, per così dire, l'obiettivo minimo. Ma anche quello che tutti ritenevano più giusto. E la reazione di Sarri è stata composta e moderata. Si è rivolto al vice Calzona, da cui si stava facendo illustrare il lavoro da svolgere nell'allenamento del pomeriggio, ironizzando sulla sua condanna. «Ho fatto un grande casino, la prossima volta se devo insultare qualcuno sto attento a rivolgergli qualche altra parolaccia», scherza poi con l'inviato delle Iene che lo attende nel parcheggio del centro tecnico di Castel Volturno.

È il giorno dei buoni propositi, delle parole cucite per riavvicinare e riavvicinarsi, o almeno provarci. Per trovare il modo, i tempi, la congiuntura propizia, insomma iniziare ad adoperarsi per portar stringere (simbolicamente) la mano a Mancini e mettere la parola fine a questa vicenda. Regala ai giornalisti del programma Mediaset una delle sue tute per l'allenamento come segno di distensione da consegnare al tecnico dell'Inter: è il primo passo. Il gioco delle Iene prevede uno scambio di doni, come segnale evidente di una pace da sgilare in tv, visto che dal vivo non è successo nulla.
Incassata l'assoluzione firmata dal giudice Tosel, Sarri si tuffa in quello che è il suo habitat ideale: il campo di gioco. Troppe distrazione, troppi pensieri assorbiti da altro. Per lui, tutto ciò che lo porta lontano dalla Sampdoria è tempo gettato al vento. È tornato ad arringare la sua squadra, nel pomeriggio. Ha cominciato a mostrare gli schemi di Montella, a far vedere i movimenti di Cassano tra le linee e ha chiesto ai suoi di dare a tutti una risposta netta a Marassi. Conosce le insidie di questa trasferta e vuole proseguire spedito nella marcia iniziata a settembre.

La capolista ha il sorriso del suo allenatore. Che ieri ha abbracciato Chalobah, colpito dal dolore della perdita della mamma, e tornato ieri dopo cinque giorni. Sarri tira fuori sigarette una dietro l'altro dal borsello che porta dietro con sé. Ha tolto la sciarpa nera dalla felpa grigia prima di svolgere una riunione con il suo staff: riceve a sorpresa la visita dell'attore Fortunato Cerlino, don Pietro Savastano delle celebre serie tv «Gomorra» che somiglia fisicamente a Sarri. Il toscano scherza: «In questi giorni avrei proprio bisogno di qualcuno che mi faccia da controfigura». Solo una battuta nei minuti dilatati dall'emozione dell' attesa, dal timore della delusione. Alla fine il verdetto è esattamente quello atteso. Perché essere completamente scagionato proprio non era previsto. Il manager Pellegrini lo chiama di continuo e lo relaziona sull'andamento delle critiche.

In serata, in compagnia del figlio Enrico, si concede un unico attimo di distrazione nel vedere ”Striscia la Notizia” che mostra il Tapiro d'oro consegnato da Valerio Staffelli: «È stata una normale litigata da stress di fine partita, un'offesa di rabbia, ho detto la prima parola che mi è passata per la testa. È un'offesa che non avrei dovuto fare, ho chiesto scusa a lui e a tutti i gay, in un momento concitato è scappata qualche parola di troppo. Ho chiesto scusa a Mancini appena l'ho visto nello spogliatoio e poi pubblicamente, mi spiace che non le abbia accettate. Di più non posso fare. Non accetto accuse d'omofobia perché la mia storia parla d'altro: ho avuto due amici omosessuali che purtroppo sono morti. In campo, sotto stress, può succedere: a me hanno spesso detto ”napoletano di m...” ma io non ho mai riferito nulla. La prossima volta cercherò di stare zitto, però temo di rivederti, perché per carattere ogni tanto...».

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