Stop Ghoulam
Distanza sulla clausola
si complica il rinnovo

Stop Ghoulam Distanza sulla clausola si complica il rinnovo
di Pino Taormina
Mercoledì 11 Ottobre 2017, 08:21 - Ultimo agg. 08:24
3 Minuti di Lettura
 Sarri se ne sta acquattato come un gatto. E aspetta. Mica facile: l’occhio è come sempre sornione, l’orecchio vigile, ma dentro crepita il fuoco. È alla vigilia di una sette giorni infernale in cui, tra Roma, Manchester City e Inter, deve capire che vette ha raggiunto il suo Napoli. Ma ha anche un futuro su cui iniziare a riflettere. Come è normale che sia. Club importanti che già da questa estate hanno iniziato a prendere contatti con il suo agente, Pellegrini, ne stanno sollecitando la sua fantasia. Soprattutto del procuratore toscano. E nessuna creda alla favola che Maurizio non ci stia pensando. Resta a Napoli? Certo, ha un triennale ancora tra le mani che lo lega al club azzurro. E ha soprattutto una voglia matta di andare avanti in questo matrimonio. Non ha il contratto in scadenza, ma si sa che i pezzi di carta, nel calcio, possono valere poco o niente.

Così nessuno, in questo periodo, se la sentirebbe di giurare sulla sua permanenza perché se gli arrivasse una super chiamata potrebbero nascere sviluppi clamorosi. De Laurentiis continua a ripetere che Sarri rimarrà al Napoli ma lui stesso sa bene che qualcosa dovrà fare in questi mesi per blindarlo per davvero e per non correre rischi. L’ideale sarebbe proporgli il terzo rinnovo di contratto in meno di due anni e in quella sede rimuovere la clausola da 8 milioni di euro che consentirebbe, se versata tra il 2 febbraio e il 31 maggio del 2018, di liberarsi a giugno del 2018. In caso contrario, il contratto tra Sarri e il Napoli proseguirebbe fino al 2020. Senza altre clausole pendenti. L’impressione attuale è che Sarri, troppo preso dai suoi impegni, preferisce parlare di un eventuale nuovo contratto a marzo.

Anche perché in quei giorni sarà più chiaro dove sarà il Napoli. De Laurentiis ha tutte le intenzioni di far rispettare il contratto fino al 2020: verrà rispettato ma, almeno per il momento, non prolungato. Né, tantomeno, ritoccato. Questo, sia chiaro, al momento. Poi è chiaro che le cose potrebbero cambiare. È successo la stessa cosa nel giugno del 2016, quando il patron e l’ad Chiavelli cancellarono le clausola unilterali che consentivano al Napoli, alla fine di ogni anno, di decidere se far restare Sarri o meno. Per l’amministratore delegato della società, Andrea Chiavelli, sono giornate complicate su un altro fronte, quello del rinnovo di Ghoulam. In questo caso, la situazione è divenuta improvvisamente in salita.

E anche in questo caso di mezzo c’è una clausola: che il Napoli non vorrebbe inserire o vorrebbe alta, molto alta. Mendes, l’agente portoghese di Ghoulam, ha detto a Giuntoli di essere d’accordo: nel senso che ipotizzano due clausole: una per i top club o per la Cina (più o meno attorno ai 40 milioni di euro), un’altra per le altre società (all’incirca 25 milioni di euro). Il fratello Samir ha puntato i piedi: vuole una clausola non superiore ai 18 milioni di euro. Per tutti. De Laurentiis ritiene la cifra una beffa. Ma in questo caso è Ghoulam ad avere il coltello dalla parte del manico: perché senza il rinnovo, a gennaio il franco-algerino può già firmare per la prossima stagione.

E il Napoli intascherebbe zero euro, perché come si sa, il giocatore è in scadenza.
I familiari di Ghoulam ne fanno un motivo di principio: per troppo tempo hanno chiesto inutilmente al Napoli un ritocco dell’ingaggio. E la cosa li ha infastiditi. Dunque, nonostante la mediazione di Giuntoli, la questione non è semplice. Però davvero una situazione che potrebbe essere risolta in 24 ore. Intanto De Laurentiis attende la chiamata di Andrea Della Valle: perché Federico Chiesa è molto di più una suggestione. Napoli e Fiorentina ormai ne parlano da tempo e in primavera l’affare potrebbe entrare nei dettagli. Servono tra i 30 e i 40 milioni, i viola sono stati chiari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA