Raid di ultrà napoletani in autogrill:
sette tifosi della Juve in ospedale

Raid di ultrà napoletani in autogrill: sette tifosi della Juve in ospedale
di Angela Nicoletti
Lunedì 15 Maggio 2017, 17:40 - Ultimo agg. 16 Maggio, 08:54
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Hanno accerchiato una decina di tifosi juventini residenti a Brindisi. Li hanno picchiati e poi hanno lanciato dei fumogeni all'interno del loro pulmino. Perché indossavano sciarpe bianconere.

Il grave episodio di violenza si è verificato la notte scorsa lungo la corsia Sud dell'A1 presso l'area di servizio «La Macchia» nel comune di Anagni in provincia di Frosinone. I tifosi juventini erano fermi a fare rifornimento quando, come accertato dalla polizia e come registrato dalle telecamere, sono arrivati sei mezzi provenienti da Torino e con a bordo una quindicina di sostenitori partenopei. In pochi istanti nel piazzale si è scatenata una vera e propria guerriglia.

All'arrivo della polizia dei tifosi napoletani non c'era più traccia. I sette juventini invece erano a terra storditi dalle botte e per questo sono stati trasportati in ospedale a Frosinone. Nessuno di loro è in prognosi riservata.

Le immagini immortalate dalle telecamere presenti nel piazzale hanno consentito agli investigatori della polizia di risalire agli intestatari dei mezzi e quindi dei quindici facinorosi azzurri che ora rischiano una denuncia. 

Della vicenda si occupano la Digos e la polizia stradale di Frosinone. La polizia avrebbe già individuato alcune delle persone che ieri hanno aggredito sette tifosi della Juventus, originari della Puglia, nell'area di servizio dell'A1 Anagni Sud. Gli investigatori sarebbero anche sulle tracce degli altri ultrà che avrebbero partecipato all'aggressione. Della vicenda si sta occupando anche la Digos di Napoli.

L'agguato ultrà è già approdato in Parlamento, oggetto di un'interrogazione del senatore di «Direzione Italia» Vittorio Zizza, che ha scritto al ministro dell'Interno: «Un atto di violenza gratuita e senza alcuna giustificazione quello subito da nostri concittadini. Non è tollerabile».
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