Younes, il rebus dei 4 milioni:
non gioca da due due mesi

Younes, il rebus dei 4 milioni: non gioca da due due mesi
di Gennaro Arpaia
Venerdì 19 Gennaio 2018, 10:51
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Come una margherita per gli innamorati, anche Giuntoli e il Napoli contano i petali rimasti. «M’ama o non m’ama», recita chi sente le farfalle nello stomaco, «Utile o non utile» sembra essere invece il mantra del club di De Laurentiis. Il no di Verdi pare già un lontano ricordo. Dev’esserlo ad ogni costo visto che in ballo c’è il futuro immediato e davanti gli ultimi dieci giorni di un mercato invernale che, fin qui, ha appassionato ma non emozionato i tanti tifosi azzurri.

Dopo il rifiuto del calciatore rimasto a Bologna, il piano è chiaro: c’è la necessità di regalare a Maurizio Sarri un calciatore che dia respiro all’attacco, regali minuti di pausa alla coppia Insigne-Callejon e, possibilmente, senza abbassare il livello qualitativo di una squadra che, almeno fino alla fine di febbraio, potrà contare ancora sull’accoppiata campionato ed Europa League, con impegni ravvicinati tra il giovedì ed il weekend.

Giuntoli sbircia, cancella, riscrive la sua lista. I nomi, però, sono sempre quelli. Verdi: depennato. Deulofeu: quasi. Politano: il Sassuolo non vuole venderlo. Il taccuino del ds azzurro, ora, rischia di farsi pericoloso. Così come il Napoli rischia seriamente di non regalare nessuno ad una squadra che ha saputo fare benissimo nella prima parte di stagione. Tra le opzioni anche Amin Younes: libanese nel cuore e tedesco d’adozione, l’esterno dell’Ajax potrebbe essere un’idea, visto che l’altro pari ruolo bloccato per giugno, Ciciretti, è ufficialmente passato al Parma.

Classe 1993, Younes sembra essere uno di quei profili che metterebbero d’accordo lo staff dirigenziale e quello tecnico: longilineo, rapido e dotato tecnicamente. In estate andrà in scadenza e per anticipare il suo acquisto l'Ajax chiede 4 milioni di euro sul tavolo. Il Napoli non sembra propenso all'affare, in più il tedesco non gioca una gara ufficiale dallo scorso 5 di novembre, novanta minuti in campo contro l’Utrecht nemmeno troppo fortunati per i lancieri, visto il passivo finale di 2-1. I problemi al ginocchio, avvertiti già lo scorso aprile e riscontrati anche ad inizio stagione, si sono riacutizzati, e la possibilità di vederlo andar via la prossima estate ha fatto il resto. 



Due mesi di assenza dal campo, problemi che gli hanno impedito anche di rispondere presente alla chiamata della nazionale tedesca negli ultimi mesi. Difficile, dunque, ipotizzare anche un arrivo anticipato a Napoli in questo gennaio bollente per un calciatore che si è fermato ben tredici volte negli ultimi quattro anni, per un totale di 221 giorni lontano dai campi di gioco: Sarri e il Napoli hanno bisogno di giocatori pronti  all’uso, profili adatti al gioco azzurro e capaci di fare la differenza sin da subito. Piuttosto il tedesco può essere una pedina importante per la prossima estate, sempre che i piani del Napoli non cambino nei prossimi sei mesi.
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