Canottieri vs Posillipo a Baia:
Memorial D'Angelo il 15 settembre

Enzo D'Angelo
Enzo D'Angelo
di Diego Scarpitti
Domenica 2 Settembre 2018, 21:45
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Chissà cosa avrebbe pensato delle Universiadi a Napoli nel 2019, proprio lui che in veste di tecnico della Nazionale universitaria vinse l’edizione di Palermo nel 1997. Si sarebbe certamente annoiato delle beghe organizzative, stufato delle bagattelle (inteso non nel senso del gioco delle biglie nella Francia di Luigi XIV) istituzionali, disgustato del parolaio puerile e inconcludente.

Itinerante, nel corso del tempo, il Memorial Enzo D’Angelo, che si è svolto negli impianti dove il compianto centroboa dall’invidiabile e pesante palmares ( i 4 scudetti degli anni dispari: ’73, ’75, ’77, ‘79; argento ai Giochi del Mediterraneo ’79; la Coppa dei Campioni nel '77; argento alle Olimpiadi di Montreal nel ’76; bronzo ai Mondiali ’75), scomparso prematuramente nel 2008, si è allenato, ha giocato e trionfato, allenato sul piano vasca: Molosiglio, Monterusciello, Scandone, Mostra d’Oltremare (ormai un lontano ricordo la piscina all’aperto di Fuorigrotta). A Monte di Procida il Posillipo (nelle foto di Rosario Caramiello) si aggiudicò l’edizione 2017.
 
 

Quest’anno, invece, la manifestazione si terrà sabato 15 settembre (ore 18) al porto di Baia, per ricordare il «gigante gentile», nato a Bacoli nel 1951. Si affronteranno in un derby romantico la «sua» Canottieri Napoli, che guidò allo scudetto nel 1990, e i cugini rossoverdi, lì dove il campione napoletano mosse le prime bracciate. Giuseppe D’Angelo e Gaetano Del Giudice gli organizzatori del torneo, patrocinato dal CONI, dalla Capitaneria di Porto, Fin Campania e Comune di Bacoli.

A precedere il match di pallanuoto tra i due blasonati club, l’Associazione Polisportiva Dilettantistica «Nuoto Club Puteoli» ha previsto il «Trofeo Golfo di Baia», gara di mezzo fondo in acque libere, inserita nel calendario della FIN. Inoltre indosseranno la calottina per la partita-esibizione (ore 17) tra ex compagni Gianni De Magistris, capitano della Nazionale con cui D'Angelo conquistò l'argento olimpico, e il suo più grande avversario il «Caimano» Eraldo Pizzo. Infine la tradizionale sfida del pennone a mare e il palo di sapone. Incancellabile, nella mente e nei cuori del mondo clorato, il ricordo di Enzo.    
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