Silipo, prima medaglia da tecnico federale
per il napoletano Hall of Fame

Carlo Silipo
Carlo Silipo
di Diego Scarpitti
Domenica 29 Dicembre 2019, 20:14
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Complicato arrivare alle sue vette. Con la calottina azzurra si rese protagonista del Grande Slam: oro alle Olimpiadi di Barcellona’92, oro agli Europei di Sheffield’93, oro ai Mondiali di Roma’94. Soltanto per citare qualche trionfo internazionale di una carriera stellare e densa di successi. La lista è davvero lunghissima. Carlo Silipo un vincente per natura, che non si accontenta mai. Dicembre 2019 si chiude con la sua prima medaglia da allenatore del Settebello under 20.

«Bronzo conquistato in una competizione impegnativa come il Mondiale in Kuwait. È stata una medaglia importante al cospetto di formazioni di grandissimo pregio e livello». Risultato prestigioso ottenuto dal tecnico napoletano. «L’epilogo dell’Ungheria, che addirittura è arrivata nona, una compagine con potenzialità da prime quattro, fa capire quanto fosse difficile la rassegna iridata». Mesi e mesi di duro lavoro per affacciarsi al meglio ad un torneo molto duro. «Abbiamo preparato la manifestazione dal primo raduno del 27 agosto sulla composizione dei gironi. Sapevamo che dovevamo vincere a tutti i costi il raggruppamento, per imboccare una strada spianata. E infatti si è visto il Montenegro secondo nel girone, alle nostre spalle, con un cammino difficile, tanto da chiudere al sesto posto».

La strategia messa in atto da Silipo si è rivelata efficace. «Ho preparato la squadra a vincere il concentramento: era fondamentale». Favorevole il resoconto finale. «Bilancio sicuramente positivo. L’anno precedente quinti all’Europeo, abbiamo migliorato di ben due posizioni, in un torneo dove Stati Uniti e Giappone sono cresciuti, con i nipponici che hanno messo sotto tutte le avversarie fino al terzo tempo, +2 con la Croazia, in parità con la Serbia, squadra ostica. Siamo stati bravi ad affrontare gli asiatici nel modo migliore e andare subito avanti, senza concedere la possibilità di rientrare». Notevoli i progressi e i passi in avanti realizzati. «Migliorare la posizione dell’Europeo in una competizione più prestigiosa come il Mondiale e approdare in zona medaglia è motivo di grande orgoglio. I ragazzi hanno disputato una preparazione molto intensa con tantissimi sacrifici (poi ripagati) in quattro mesi di lavoro».

Un bel gruppo di atleti con quattro napoletani: i fratelli Massimo e Gianpiero Di Martire (Posillipo), Andrea Tartaro (Roma Nuoto), Vincenzo Tozzi (Acquachiara). «A livello giovanile il Posillipo e la Canottieri Napoli hanno sempre conseguito grossi risultati. I rossoverdi si sono aggiudicati il titolo italiano 2019 e i giallorossi nel 2018. I ragazzi si sono comportati egregiamente. Per Tartaro, vista la giovane età, ci sono ancora due possibilità di partecipare, sempre se lo merita, ai prossimi impegni». In panchina Silipo guiderà il Settebello junior ai Mondiali under 18 in Turchia ad agosto 2020 e agli Europei under 19 a settembre in Grecia.

«I giocatori nati nel 2002 spingono molto forte: sono una realtà di qualità. E’ stato bello completare questo percorso iniziato due anni fa con i ’99-2000 con la medaglia vinta in Kuwait. Per i ragazzi si aprono le ambizioni di poter giocare in prima squadra. Il mio augurio è quello, sono il loro primo tifoso, perché possano avverarsi i loro desideri», ammette il nazionale italiano a vantare più presenze con la calottina del Settebello (482), nonchè Hall of Fame. «Ci sono elementi che posso fare il salto di qualità. Dipenderà se maturano il prima possibile. Essere atleti di alto livello, significa poter sopportare tanti oneri e sacrifici. Ci sono talenti come Di Martire, Mezzarobba, Spione, De Michelis, Ferrero. Provare ad arrivare in prima squadra è molto impegnativo».

In carriera Silipo è stato insignito anche del Collare d’oro, conferito dal Coni agli «eroi» di Gwangju, i napoletani Alessandro Velotto e Vincenzo Renzuto Iodice, e il salernitano Vincenzo Dolce. All’ombra del Vesuvio si riconferma valida la scuola di pallanuoto, nonostante le difficoltà del momento. «Napoli e la Campania hanno sempre sfornato giocatori di interesse internazionale. Dopo la vittoria del Mondiale in Corea del Sud giusto riconoscimento agli ex di Canottieri e Posillipo. Speriamo, in un futuro non troppo lontano, di riuscire a trattenere i talenti. Ce ne sono tanti, che potrebbero fare di qui a breve il salto di qualità. Speriamo ci si possa attrezzare a dovere, per poter trattenere i giovani campioni», auspica Silipo.

Alle porte il 2020, anno olimpico. «Sandro Campagna sta lavorando, è un martello, non lascia nulla al caso. Già con la testa a Tokyo. Tutto è mirato alle Olimpiadi. Agli Europei di Budapest, dal 12 al 26 gennaio, vedremo un Settebello che potrà arrivare in alto. Pensiero fisso alle Olimpiadi di Tokyo 2020». Inevitabile un breve passaggio sulla situazione attuale del Posillipo di Roberto Brancaccio. «Saccoia e compagni si stanno allenando con dedizione, riusciranno ad uscire dalla situazione di emergenza». Sarebbe bello rivedere la Nazionale alla Scandone almeno per un collegiale. «Napoli, dopo gli interventi effettuati con le Universiadi, può essere pronta ad ospitare qualsiasi evento». Parola del monumentale Carlo Silipo.
 
 
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