Cliff Diving World Series, Rhiannan da record: Steven Lobue fa il bis

Cliff Diving World Series, Rhiannan da record: Steven Lobue fa il bis
di Redazione Sport
Domenica 15 Luglio 2018, 12:57 - Ultimo agg. 13:45
3 Minuti di Lettura
Punteggi altissimi, nuovi tuffi con coefficiente di difficoltà sempre più elevato e i migliori cliff diver decisi a realizzare performance da manuale con incredibili acrobazie aeree: sono stati questi gli ingredienti della terza tappa della Red Bull Cliff Diving World Series 2018. Nell'isolotto di Sao Miguel nelle Azzorre portoghesi sono stati battuti tutti i record, con sorprese e colpi di scena.

Protagonisti della sfida più accesa, gli americani Steven LoBue e David Colturi, sotto lo sguardo attento dei 1000 spettatori radunati su barche e kayak: con un tuffo finale che gli ha assicurato la seconda vittoria di fila nel circuito maschile, LoBue ha battuto Colturi conquistando il suo quinto podio in carriera nella World Series nella stessa location che lo aveva eletto vincitore nel 2014. Lobue mantiene così il primo posto nella classifica generale, davanti al ceco Michal Navratil e a David Colturi.

Proprio il ventinovenne americano Colturi ha chiuso la gara a Sao Miguel al secondo posto con il punteggio più alto mai ottenuto nella storia del campionato per un singolo tuffo, confermando le performance dimostrate a Bilbao, dove era arrivato terzo, dietro a LoBue e al messicano Paredes. Al terzo posto, l’inglese Gary Hunt, che ha superato il blocco mentale che gli impediva di eseguire avvitamenti, risalendo all’ottavo posto nella classifica generale.

“È sempre emozionante vincere una tappa della World Series – ha dichiarato LoBue – soprattutto quando competi con atleti di altissimo livello. È stata una bella sfida: David ha portato in gara un tuffo davvero complesso e Gary è tornato ad eseguire i suoi leggendari avvitamenti, per questo sono ancora più felice di questo podio!”.

Risultato deludente per l’italiano Alessandro De Rose, che chiude al 13° posto il suo esordio alle Azzorre: “Non è stata una delle mie performance migliori, ma come sempre ho dato il massimo – ha detto Alessandro – L’esito della gara mi serve da sprone: adesso so su cosa concentrare il lavoro per fare bene nelle prossime tappe e raggiungere il mio obiettivo di vincere la World Series!”

Per la categoria femminile, è tornata sul podio nella location più pura del campionato l’australiana Rhiannana Iffland, che si è lasciata alle spalle le altre atlete guadagnando il punteggio totale più alto mai conquistato in una gara del circuito femminile. La ventiseienne australiana ha battuto ogni record: non solo ha ottenuto un 10 dalla giuria tuffandosi direttamente dalla nuda roccia, ma ha anche eseguito il tuffo più difficile nella storia della Women’s World Series. La Iffland ha dominato i quattro round di gara: con i suoi due salti mortali in avanti con un avvitamento e mezzo ha conquistato anche il miglior punteggio per un tuffo obbligatorio nella categoria femminile: “La prima tappa in Texas è stata deludente per me, ma mi ha spinta ad allenarmi duramente per presentare questo nuovo tuffo, che mi ha portato alla vittoria. Sono molto felice del risultato, ma il mio obiettivo è continuare a mantenere alte le mie performance per tutto il resto della World Series!” 
© RIPRODUZIONE RISERVATA