Cuccovillo e Di Liddo: amore clorato
tra Universiadi e Mondiali

Di Liddo e Cuccovillo
Di Liddo e Cuccovillo
di Diego Scarpitti
Mercoledì 24 Aprile 2019, 14:07 - Ultimo agg. 15:55
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Vittoria, fiaccola, piscina. Tre elementi legati e inscindibili, riconducibili a discipline acquatiche. Destino comune, scritto non soltanto nei loro nomi. Intreccio sentimentale quasi naturale. Clorato, naturalmente, l’amore tra il pallanuotista Nicola Cuccovillo e la nuotatrice Elena Di Liddo.

Incroci a bordo vasca tra Universiadi e Mondiali. «Mio il primo passo», racconta l’attaccante mancino, classe 1994. Cavalleria e galanteria rispettate a dovere. Iscritto alla Pegaso, triennale in Scienze motorie: quattro esami alla laurea. «Da ragazzo del Meridione sono scaramantico. Spero di partecipare alle Universiadi di luglio. Mi piacerebbe tornare a Napoli dopo l’indimenticabile ed intensa esperienza di sei anni vissuta con il Posillipo. Un sogno indossare la calottina azzurra all’ombra del Vesuvio», spiega il prolifico goleador e giocatore del Nuoto Catania. Giochi universitari aspirazione manifesta dell’atleta barese, nato a 70 km da Barletta, città natale di Pietro Mennea, che, da studente di Scienze politiche, vinse a Città del Messico nel 1979 con il tempo di 19”72, record mondiale sui 200 metri piani.
 

 


«Grinta e voglia di dimostrare il mio valore: sarebbe un premio ai miei sacrifici compiuti nel corso di questi anni», ammette Cuccovillo, che riserva un pensiero particolare alla sua dolce metà. «Le auguro con tutto il cuore di riscattarsi a Gwangju: alle spalle infortuni che non le hanno permesso di esprimersi al meglio».

Tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, Elena Di Liddo ritornerà in Corea del Sud per disputare la rassegna iridata, proprio dove vinse nel 2015 la medaglia d’oro nella staffetta 4x100 mista e l’argento nei 100 m farfalla. Ricordi indelebili ed emozioni indicibili per la nuotatrice biscegliese, protagonista nella 28esima edizione estiva delle Universiadi. Atterrata in Puglia, però, il nefasto incidente in motorino: problemi al ginocchio e punti di sutura. Impossibilità di deambulare e agli allenamenti con le stampelle. «La riabilitazione mi ha portato via tanto tempo: ho optato per impegnarmi in ambito universitario». La gioia della laurea in Scienze motorie, a Foggia, nell’aprile del 2017 lenisce la lenta agonia. Prosegue lo studio: secondo anno di magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. E le soddisfazioni sono arrivate. «Apice della carriera agli Europei di Glasgow lo scorso anno: due medaglie di bronzo sia nell’individuale che nella staffetta. Momento più alto, che ha ripagato caparbietà di ripartire post incidente: mai semplice il recupero dopo l’infortunio».

Rivincita attesa e ottenuta, rafforzata dai successi alle Universiadi di Taipei nel 2017 con due silver medal (50 e 100 m farfalla) e un prezioso bronzo nella staffetta 4x100 mista. Triennio d'amore. «Ho trovato la persona giusta con la quale sfogarmi e confrontarmi. Una spalla importante. Ci intendiamo molto: insieme troviamo soluzioni. Nicola è cresciuto molto dal Posillipo al Catania: ha compiuto passi notevoli in avanti. Spero venga convocato per le Universiadi di Napoli: sarebbe per lui un motivo d’orgoglio e un punto di partenza. Ovviamente sono di parte ma merita di essere nel gruppo della Nazionale. Arduo il compito di chi dovrà selezionare i tredici giocatori tra tantissimi atleti di valore. Nik certamente potrà dire la sua». L’endorsement della Di Liddo per il suo fidanzato.

«Credo che ogni avvenimento abbia il suo tempo.
Il Mondiale di Kazan del 2015 non era il mio momento. Sarebbe bello partecipare insieme a Nicola ad uno stesso evento internazionale, che sia un’Olimpiade, il Mondiale o l’Universiade, indossando gli stessi colori, dove sogni e discipline si incrociano». Tra calottine e costumi speranza congiunta e amore clorato.

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