Emozioni infinite e derby spettacolo:
Canottieri-Posillipo è 12-12

Gianpiero Di Martire (foto di Manuel Schembri)
Gianpiero Di Martire (foto di Manuel Schembri)
di Diego Scarpitti
Domenica 17 Febbraio 2019, 08:30
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Zero rischio noia. Chi ha seguito il derby a Casoria, si è divertito non poco. Spettacolo in vasca, 24 gol segnati, un tabellone contrassegnato di rosso per le innumerevoli espulsioni comminate dalla coppia arbitrale Rovida-Lo Dico, un risultato non prevedibile né pronosticato alla vigilia, che tiene con il fiato sospeso i presenti. Vera battaglia Canottieri-Posillipo, super sfida del Saturday night: termina 12-12 (3-4, 4-4, 2-0, 3-4) tra gli applausi del pubblico, senza vincitori né vinti.

Il ristabilito Giuliano Mattiello mette a segno il 4-3 a 18” dalla prima sirena, esce dall’acqua e scambia il «cinque» con suo fratello Gennaro in panchina. E’ la stracittadina delle triplette: da un lato il mancino Eduardo Campopiano e Mario Del Basso, dall’altro i «gemelli del gol» Massimo e Gianpiero Di Martire. Rovesciano il -1 i ragazzi di Paolo Zizza e si portano momentaneamente sul 5-4. Inizia lo show dei figli d’arte. Si alternano nel battere a rete Gabriele Vassallo. Intercetto, controfuga, gol e urlo liberatorio del classe 2000, che esulta rivolto verso la tribuna rossoverde. Il più piccolo dei due non si lascia pregare. Massimo e Gianpiero si scambiano assist e favori: costruiscono il break (0-4) e mettono avanti il Posillipo nel punteggio (5-8). Tengono a galla la Canottieri Gianluca Confuorto e Milos Vukicevic. Il fallo di Luca Marziali su Vassallo attiva il timeout di Zizza a 20” dall’intervallo lungo: a 17 centesimi dal gong il centroboa serbo riduce le distanze.

Per ben quatto volte Tommaso Negri difende il vantaggio nel terzo periodo. Campopiano trasforma il rigore dell’8-8, decretato per la brutalità di Massimo Di Martire. Resiliente il club rossoverde nei 4 minuti in inferiorità numerica. A 19” dalla fine della terza frazione Biagio Borrelli griffa il sorpasso canottierino (9-8). L’argine creato da Negri non crolla e consente a Simone Rossi di arpionare il 9-9. Capitan Paride Saccoia raggiunge il suo parigrado Umberto Esposito: finisce in anticipo il match per raggiunto limiti di falli. Seguirà un alternarsi di marcatori, un botta e risposta repentino. Cominciano i mancini: a Campopiano (10-9 a 2’52”) replica Manzi (10-10 a 2’20”). Poi gli attaccanti: Del Basso (11-10 a 2’07”) e Di Martire junior (11-11 a 1’29”). Utilizza il suo ultimo timeout Brancaccio (51”) sulla definitiva espulsione di Borrelli. Si alza e la schiaccia Marziali (11-12 a 42”). Con l’uomo in più il giocatore di Belgrado Djordje Tanaskovic compie il suo dovere (12-12 a 33”). Vassallo salva su Rossi a 10” dallo scadere.
 
 

«Tanti errori ed espulsioni hanno condizionato la gara, soprattutto nel finale. Dovremmo avere un arbitraggio più consono rispetto alla pallanuoto attuale. Quest’anno ne stiamo subendo tante di situazioni di gioco. Mi auguro che cambi il vento, perché così andiamo veramente in difficoltà. E’ stato un derby avvincente e una partita bellissima», afferma Zizza, lamentandosi, però, della direzione arbitrale. «Mi è piaciuta la prova dei ragazzi: grande cuore, grande testa, nonostante fossimo andati sotto. Siamo stati lucidi a rimanere in partita e attendere le situazioni da concretizzare. Ho visto lo spirito giusto: servirà per raggiungere la salvezza in un campionato difficile. Dobbiamo lottare su ogni singola palla dal primo all’ultimo secondo», avverte il coach del Molosiglio. Come all’andata tris per Campopiano. «Peccato per la decisione arbitrale sul finire. È stato un derby davvero agguerrito, molte espulsioni da ambo le parti, grande fisicità e partita equilibrata. Dispiace per quei gol in contropiede, che abbiamo preso nel secondo quarto. Serviva un po’ più di lucidità nei momenti topici. Per il resto sono stracontento della notevole prestazione della squadra: senso del sacrificio da apprezzare. Dobbiamo essere ancora più compatti in fase di inferiorità», argomenta il numero 8 giallorosso.

«Risultato giusto. È stata una bella partita, combattuta e all’insegna dell’agonismo. Accumulato il + 3 a fine secondo tempo poi non siamo stati abili a staccarli. Loro sono rientrati. Bravi i miei ragazzi a subire solo un gol nei 4 minuti di brutalità. Nei 20” finali eravamo in vantaggio noi. Potevamo anche vincerla. Sicuramente il pareggio è il risultato più giusto, visto quanto avvenuto in acqua», commenta Brancaccio. Due le chiavi di lettura per Negri. «Potevamo infliggere l’affondo finale: purtroppo non l’abbiamo fatto e loro sono rientrati in partita. Potevamo stare più tranquilli e staccarli nel punteggio. Ce la siamo complicata con una brutalità ma siamo stati molto abili a non disunirci, a lottare e a condurre in porto una sfida che rischiava di compromettersi. Il pareggio serve più a noi che alla Canottieri, che rimane invischiata nella dura lotta playout, mentre noi allunghiamo di un punto, considerata la sconfitta dell’Ortigia. Pareggio risultato giusto». Talentuosi e determinanti i Di Martire boys (nelle foto di Manuel Schembri). «Derby tirato e acceso. Fa sempre piacere segnare davanti ad un pubblico numeroso. Ho provato una grande emozione. Per me l’A1 è una vera novità. Con mio fratello Massimo non c’è alcuna rivalità: giochiamo l’uno per l’altro e ci sosteniamo a vicenda», ammette il 17enne Gianpiero. I due ex giallorossi stanno facendo la fortuna dei rossoverdi. Il futuro è certamente loro.
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