Di Guida, Parlati e i fratelli Esposito
agli Europei di judo a Tel Aviv

Antonio Esposito in azione (foto Franco Di Capua)
Antonio Esposito in azione (foto Franco Di Capua)
di Gianluca Agata
Mercoledì 18 Aprile 2018, 17:02
2 Minuti di Lettura
“Quella che parte per Tel Aviv, dove si disputerà il campionato d’Europa, è una squadra che mi piace definire ‘bella’, ‘ambiziosa’ e ‘pronta’ – ha detto il Presidente della federazione italiana judo, lotta, karate e arti marziali Domenico Falcone - Bella, perché è formata da 16 atleti preparati e motivati. Dopo Francia, Israele e Russia, che ne portano 18, il massimo, ci siamo noi con Ungheria e Olanda. ‘Ambiziosa’, perché poter mettere in campo due ‘medaglie olimpiche’ rende tutti consapevoli di poter raggiungere gli stessi traguardi. ‘Pronta’, perché il peso di ciò è successo prima non ha più nessuna importanza e tutti daranno il massimo semplicemente perchè sono pronti a farlo”. È un campionato d’Europa importante quello in programma a Tel Aviv, fornirà indicazioni preziose sull’avvio della corsa verso Tokio 2020, inizierà giovedì 26 aprile, tre giorni di gare, fino sabato 28 compreso. Quattro le punte napoletane: Giovanni Esposito (73) al suo primo europeo senior dopo le vittorie mondiali a livello giovanile con il titolo mondiale cadetti vinto nel 2015; il fratello Antonio Esposito (81) , già campione del mondo junior ed europeo Under 23 che cerca di togliere pressione all'evento. "Per me - dice - è una gara come tutte le altre e la sto preparando come se preparassi una qualsiasi gara, sono molto in forma e cerco di stare il più tranquillo possibile, senza pensare a nulla. Soltanto andare lì, dare tutto e fare ciò che sempre ho fatto.. divertirmi”. In gara anche Christian Parlati (81) bronzo mondiale ed europeo junior in carica, e Domenico Di Guida (90), tornato ai vertici dopo il lungo infortunio che aveva fatto temere uno stop definitivo all'agonismo. "Quello che mi passa per la testa in questo momento - dice - sono solo pensieri positivi. Dopo il mio terzo cambio di categoria della mia carriera e dopo tutti gli acciacchi che ho avuto e ci sono, non sarà facile riconfermarsi. Quindi essere qui e giocarmela per l’ennesima volta a questi livelli mi riempie solo di felicità e di orgoglio. Sereno e convinto delle mie possibilità, darò il massimo come ho sempre fatto e, soprattutto, divertendomi”
© RIPRODUZIONE RISERVATA