Galbieri, lo sprinter cantautore:
dai 100 metri a un disco poetico

Galbieri, lo sprinter cantautore: dai 100 metri a un disco poetico
di Stefano Prestisimone
Martedì 11 Dicembre 2018, 13:37
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No, non viene fuori da “X Factor” o da “Amici”, ma dalle piste nazionali e internazionali di atletica leggera. Lui è Giovanni Galbieri, 25 anni, sprinter veronese capace di vincere un oro europeo under 23 sui 100 metri, un atleta con A maiuscola che sotto la canotta da gara nasconde un cuore da cantautore. Testi impegnati, canzoniere militante alla Guccini, voce con buona personalità. E ora un disco con sei brani fresco di stampa, “Pensa poetico”, con un sottotitolo significativo “Ai tormentati che per loro sfortuna non smettono mai di cercare”. Un album, frutto di una maturazione avvenuta soprattutto negli ultimi tre anni e che tratta due temi: l'etichettare troppo facilmente, e spesso a fronte di pregiudizi, tutto il mondo circostante, e un viaggio introspettivo nella personalità di quelle persone che Galbieri chiama tormentati. «Queste sei canzoni non sono altro che storie – spiega Giovanni -. C'è la storia rivisitata di un vecchio, suo nipote e un mulo, che vanno di villaggio in villaggio collezionando insulti, pregiudizi e malelingue. C'è Wendy, una prostituta sognatrice, incubata in una vita insoddisfacente e vittima dei benpensanti, fedeli clienti ed eccellenti padri di famiglia. Ci sono storie d'amore finite male o cantautori che nel costruire la loro carriera si fermano a pensare quanto siano effettivamente più formativi e inestimabili i giorni cosiddetti imperfetti. C'è un modesto ma sentito omaggio a Genova, città gravida di arte e poesia, terra natia di alcuni fra i miei cantautori preferiti».

Le canzoni sono arrangiate da Andrea Mei, ex tastierista dei Gang, autore di moltissimi brani per i Nomadi. E la sua mano ha modellato al meglio le intuizioni importanti di Giovanni Galbieri. Che l’atletica non l’ha certo mollata, anzi. «L'anno scorso è stato un po' travagliato e dopo una stagione indoor soddisfacente che mi ha visto secondo ai campionati italiani indoor non ho potuto disputare la stagione all'aperto per un infortunio che mi ha tenuto fermo da luglio fino a fine settembre – sottolinea lui -. Ora sono in ripresa e spero di poter correre già alle indoor del 2019».
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