Esposito, dall'oro alle Universiadi
alla laurea in ingegneria

Umberto Esposito
Umberto Esposito
di Diego Scarpitti
Lunedì 22 Luglio 2019, 19:56 - Ultimo agg. 19:57
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Se arriva una videochiamata da Gwangju, direttamente dal Mondiale in Corea del Sud, vuol dire che la notizia ha subito fatto il giro del globo. Capitano del Settebello, oro alle Universiadi 2019, e capitano della Canottieri Napoli, si è laureto in Ingegneria meccanica Umberto Esposito. «Bravo Ubbe! Sono orgoglioso di avere te come amico! Sei nel mio cuore, sono felice per te. Meriti tutto questo! Ti voglio bene», scrive via whatsapp il suo conterraneo Alessandro Velotto, Golden Boy di Ponticelli. Proprio il quartiere del pallanuotista numero 12, difensore classe 1995. E alla Federico II non poteva di certo mancare il suo concittadino e compagno di squadra, Biagio Borrelli. «Orgoglioso di te, fratello mio», afferma entusiasta il centroboa giallorosso, presente a piazzale Tecchio. Visibilmente soddisfatta la famiglia Esposito, con mamma Anna, papà Antonio e la sorella Iolanda sorridenti. Alla fidanzata Giulia l’onore e il compito di posare la corona di alloro sul capo del neo dottore, che ha discusso l’elaborato dal titolo «Stato dell’arte degli impianti con turbine a gas», relatore professore Giuseppe Langella.
 
 

Dalla vittoria internazionale della scorsa settimana alla Scandone ad un altro importante successo. «Due emozioni diverse, entrambe stupende. Ho ricevuto la menzione particolare da parte del capo dipartimento e presidente di commissione Antonio Lanzotti: è stato un momento veramente emozionante. Sono felicissimo di questo traguardo, perché ho compiuto tantissimi sacrifici, per arrivare alla meta prefissata. Posso godermi questo momento della vita che si chiama gioia». Difficile conciliare sport ad alti livelli e studio. «E’ veramente dura. Studiavo tra un allenamento e un altro, riducevo il tempo del riposo, destinandolo ai libri. Noi atleti siamo abbandonati a noi stessi, non abbiamo agevolazioni di nessun tipo: se perdiamo una lezione, non abbiamo possibilità di recuperarla. Ringrazio di cuore i miei compagni di corso, fonte continua di notizie e appunti. E poi il merito è da ascrivere all’immensa forza di volontà». Non c’è tutoraggio tra Circolo e Università, manca un percorso strutturato. «Ci sono docenti disponibili e sensibili senza alcun problema. In Italia, però, il sistema sport – studio non è coeso».

Augurissimi capitano Esposito, il tuo 97 equivale per l’impegno e la costanza ad un 110 e lode. Vale come un gol segnato in beduina sulla sirena.
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