Il napoletano Boni portabandiera
dell'Italia ai Mondiali di Londra

Vincenzo Boni
Vincenzo Boni
di Diego Scarpitti
Giovedì 5 Settembre 2019, 13:37
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 «Fortis imaginatio generat casum». Ci sperava non poco e ambiva al prestigioso riconoscimento. Scaramantico, da buon napoletano, quella di Vincenzo Boni, 17 volte campione italiano e bronzo a Rio 2016 (ma non solo), una soddisfazione enorme che riempie il cuore di gioia. Sarà l’atleta delle Fiamme Oro e del Caravaggio Sporting Village il portabandiera della Nazionale italiana di nuoto paralimpico ai Mondiali di Londra dal 9 al 15 settembre. Notizia inaspettata quanto gratificante. Quando una forte immaginazione genera l’evento. E così è stato.

«Un grandissimo onore poter capitanare la spedizione azzurra. Sono onorato del compito affidato, è per me motivo d’orgoglio. Darò il 101% in acqua. Non vedo l’ora di cominciare», ammette emozionato l’alfiere partenopeo (nella foto di Pietro Rizzato), a caccia di gloria in Gran Bretagna. «Nomina meritata in acqua e fuori. Di strada Vincenzo ne ha fatta tanta e nel migliore dei modi. E’ un passaggio importante. Si è laureato, si è impegnato ed ha sempre interpretato, nel nome del gruppo, il senso di responsabilità; inoltre attento alla comunità sportiva e ai diritti dei ragazzi disabili», argomenta Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. Tra i 22 convocati (12 ragazzi e 10 ragazze) agli ordini del ct Riccardo Vernole tre napoletani: Angela Procida, Salvatore Urso e Boni, «l’alchimista del cloro», che ha finalizzato la preparazione alla Mostra d’Oltremare.

«E’ stato bello poter nuotare per un mese in vasca lunga, alla quale non sono abituato. La struttura all’aperto di Fuorigrotta ha il suo fascino e il suo perché. Ho toccato con mano i benefici delle Universiadi». All’Aquatics Centre sarà il suo terzo mondiale dopo il Portogallo nel 2015 e il Messico nel 2017. In entrambe le rassegne medesimo risultato: un argento e due medaglie di bronzo. «Ogni anno diventa sempre più difficile. Sono alla ricerca della zampata vincente, per proiettarmi ai vertici internazionali. Salgono ansia e adrenalina. Posta in palio molto alta. Mondiale preolimpico tappa fondamentale in direzione Tokyo 2020. Fare un buon risultato in Gran Bretagna, consente di scalare posizioni nel ranking».

Auspica di mandare in Brexit i suoi avversari ucraini e il messicano Diego Lopez Diaz nelle tre specialità 50 dorso, 50 stile libero e 200 stile. «Ho lavorato bene e ho voglia di dimostrare che le medaglie messe al collo non sono casuali. Nella valigia inserisco speranza e un bagaglio di maggiore consapevolezza». Poi Coppa del Mondo a Lignano Sabbiadoro a fine febbraio 2020 ed Europeo a Funchal nel prossimo mese di maggio. «Scudetto del Napoli o medaglia a Londra?». Tra le due opzioni il nuotatore di Cavalleggeri non ha dubbi, sceglie la seconda possibilità. Sogna ad occhi aperti come il guerriero della luce di Paulo Coelho. Giappone dietro l’angolo per il napoletano Boni.
 
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