Il sogno di Messineo
dalla Nazionale alle Universiadi

Davide Messineo
Davide Messineo
di Diego Scarpitti
Sabato 19 Gennaio 2019, 15:53
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Riparte alla grande il nuovo anno per Davide Messineo. Il campione napoletano (ri)convocato in Nazionale. Merita di essere raccontata la storia dell’atleta di taekwondo classe’91, che può essere presa a modello per tanti all’ombra del Vesuvio e non solo. Da una circostanza segnante la scelta, poi rivelatasi vincente quanto efficace, di salire sul quadrato. «Ho iniziato a praticare arti marziali, perché oggetto di un episodio di bullismo. Tre ragazzi mi picchiarono fuori alla scuola Capuozzo: intervenni in soccorso di un coetaneo. Mi ricoverarono in ospedale per diversi giorni, in prognosi riservata». Superato lo spavento e ristabilitosi gradualmente, recepì in pieno i consigli della madre Marina di apprendere le tecniche di autodifesa. «Fu la mia ancora di salvezza. Mi iscrissi in palestra, seguito dall’ottimo maestro Ciro Cammarota. Mi ha risollevato in un momento particolare della mia vita carente di autostima. Gli allenamenti mi davano sollievo, un balsamo per il fisico e la mente: mi sentivo meglio. Da allora ho imparato a difendermi e dopo cinque anni divenni cintura nera: subito si spalancarono le porte della Nazionale».
 
 

Di tempo ne è passato e Messineo ha trasformato la rabbia in soluzione. Iniziò un bellissimo percorso fatto di grandi vittorie, amare sconfitte, ma soprattutto straordinari successi, al di fuori di ogni immaginazione. Sempre imbattuto da un decennio nel Campionato Italiano ITF, vincitore di tre Mondiali (Argentina 2009, Serbia 2010, Spagna 2013) e di tre Coppe del Mondo (2009, 2010, 2011), la consacrazione per Davide è arrivata a Napoli, nella sua città natale, il 14 luglio 2016 alla Rotonda Diaz con la conquista del titolo mondiale professionista Wako Pro (World Association of Kickboxing Organizations). Sette riprese vinte contro le scorrettezze del detentore Michael Lampert e inevitabile ricovero d’urgenza al Cardarelli, a causa dei colpi irregolari rimediati dall’avversario del Liechtenstein. Impegnato nel sociale, Messineo ha accettato la proposta del dottor Raffaele Galluccio di dedicare il suo tempo al Centro di Riabilitazione Neuromotoria Antares a San Nicola La Strada, svolgendo corsi per i bambini autistici, avendo la qualifica di tecnico comportamentale (RBT). Attività fisica per contrastare i ritardi cognitivi dei piccoli pazienti. «Notevoli le difficoltà delle famiglie. I genitori dei ragazzi autistici sono degli eroi». Lancia il suo grido d’allarme il due volte campione del mondo di kickboxing (2016 e 2010), dotato di particolare sensibilità. Studia Scienze dell’Educazione e della Formazione all’Università Telematica Pegaso: 28 all’ultimo esame in Patologia. A breve si accinge a sostenere Psicologia generale.

2019 di battaglia, intenso di impegni. Sarà l’anno del Mondiale di taekwondo, di kickboxing e delle Universiadi. «Intendo vincere le Olimpiadi universitarie nella mia città. Sono felicissimo di competere nella kermesse internazionale sotto casa». Vuole coronare i suoi desideri e per tale motivo si è avvalso di uno staff qualificato. «Ho scelto come preparatore Luca Martorelli, atleta nazionale master, quarto livello Coni. Sto leggendo il suo libro «Preparazione atletica negli sport di combattimento e nelle arti marziali». Alleno le gambe con il maestro Gennaro Buonocore alla Olimpo Futurama, le braccia con il maestro Bruno Valente alla palestra Milleculure, curo la parte tecnico-tattica con il maestro Gianluca Amato». Obiettivi molteplici. «Sono soddisfatto per la convocazione all’Acquacetosa: me l’aspettavo a seguito dell’eccellente bronzo al PalaFlorio di Bari». In Slovenia il 3 febbraio torneo G1 per acquisire punti nel ranking olimpico. Si mira a consolidare il posto da titolare in Nazionale, in vista della rassegna iridata nel mese di maggio a Manchester. «Davide può puntare in alto. Bisogna solo crederci», riferisce fiducioso Buonocore. A Rimini si svolgeranno i campionati italiani. «Ambisco al titolo. Detengo lo scettro da cinque anni consecutivi». Sotto il segno dello scorpione si preannuncia l’anno che precede Tokyo 2020. To be continued…..
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