Napoli Capitale della Scherma 2020:
​al PalaVesuvio i Campionati italiani

Napoli Capitale della Scherma 2020: al PalaVesuvio i Campionati italiani
di Diego Scarpitti
Martedì 10 Dicembre 2019, 16:39 - Ultimo agg. 18:31
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Diego Scarpitti
«A Napoli le gambe si muovono da sole, quando i ragazzi vedono un pallone». Nella città dove il gioco del calcio è iperinflazionato (purtroppo anche nei media, a danno degli altri sport), la conferenza stampa di presentazione dei campionati italiani di scherma olimpica, paralimpica e non vedenti MD Napoli 2020, in programma il prossimo anno dal 4 al 7 giugno al PalaVesuvio di Ponticelli, viene effettuata a poche ore dalla sfida Champions contro il Genk al San Paolo.

In Sala Giunta si prospetta il post Universiadi. «Grazie alla Regione Campania, al Comune, alla Federscherma. Sarà un campionato diverso dal solito, con una serie di iniziative di promozione dello sport: il collegiale della Nazionale azzurra di spada, il Wall of Fame dei campioni della scherma con una grande festa celebrativa, il flash-mob a piazza del Plebiscito, il secondo Trofeo Martuscelli», annuncia le tappe di avvicinamento alla più significativa competizione nazionale Diego Occhiuzzi, presidente dell’associazione Milleculure (che prima ancora dei risultati insegue il valore sociale dello sport) e organizzatore della manifestazione all’ombra del Vesuvio.

Prova a trasmettere la sua passione l’atleta partito dal Circolo Posillipo, che ha saputo conquistare il bronzo nella sciabola alle Olimpiadi di Pechino 2008 e l’argento (e bronzo) a Londra 2012. Il suo un sentito «give back». «Napoli ha bisogno di questi eventi e lo sport deve ricoprire un ruolo centrale», ammette lo schermidore Occhiuzzi, nato nell’aprile del 1981 e il cui nome evoca intramontabili imprese chiaramente pallonare. Felice intuizione portare a Napoli la rassegna in pedana, in linea di continuità con il trionfo incontestabile dei Giochi universitari.

«Proseguiamo sulla scia delle Universiadi, un successo che ha dimostrato la capacità organizzativa di Napoli, città della cultura, dell’accoglienza e dello sport, che infonde nei giovani i sani valori del rispetto delle regole e dell’avversario, lo spirito di gruppo, la solidarietà, fratellanza e amicizia contro il degrado, bullismo e razzismo», argomenta Patrizio Oliva, oro olimpico a Mosca’80 e co-presidente Milleculure. Si riconferma lo straordinario legame tra Napoli e i cinque cerchi, gettando solide fondamenta del dopo Universiadi. Non mancano, però, le difficoltà, evidenziate da Sergio Roncelli, presidente Coni Campania. «Le strutture rimodernate hanno bisogno delle attrezzature per funzionare. Invito inoltrato alla Regione Campania e al presidente Vincenzo De Luca per la messa a disposizione di tutti gli attrezzi che sono serviti per le Universiadi». Un grido d’allarme lanciato, per evitare dispersione e deterioramento del materiale sportivo accantonato nel deposito di via Robero Wenner a Salerno.

A disposizione del comitato organizzatore le competenze e il know how di Sandro Cuomo, commissario tecnico della Nazionale italiana di spada, già bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e oro ad Atlanta’96. «Siamo in piena corsa per Tokyo 2020, mai abbassare la guardia. Mancano tre tappe alla qualificazione olimpica. A Napoli verranno Rossella Fiamingo e Mara Navarria nel mese di aprile». Cuomo svela anche un simpatico aneddoto. «Ho incrociato i guantoni con Patrizio al Centro di Preparazione Olimpica di Formia. La boxe è la scherma senza spada: tra le due discipline non poche similitudini».

Protagonisti e partecipanti a giugno 2020, non solo in lizza per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, il Fiamme Oro Luca Curatoli e Rossana Pasquino, Club Schermistico Partenopeo. «Sono motivato a fare bene. Con Occhiuzzi ho vinto il Mondiale a Mosca nel 2015, invece avversari nel 2016. In vista del Giappone avverto emozioni contrastanti», spiega lo sciabolatore fratello di Leonardo Caserta. Reduce dal bronzo individuale ai Mondiali di Cheongju e dall’oro in Coppa del Mondo la ricercatrice della Federico II Pasquino, nella speranza di ben figurare alla presenza del pubblico di casa, staccare il pass per il paese del Sol Levante. Pasquino che «trasmette cultura,
coniuga attività di alto livello e impegno civile e sociale».

Proprio a Napoli, capitale della scherma 2020, nacque il progetto «Fencing for Change», datato 2017 e diffuso poi in Puglia, Sicilia e Calabria, promosso dal Generale di Corpo d'Armata, Luigi Francesco De Leverano, Comandante Logistico dell'Esercito Italiano. «Un connubio vincente Difesa-Scherma, percorso di benessere per sostenere l’attività motoria, insegnare l’importanza delle regole, contro la dispersione scolastica. Scherma per il cambiamento, con bambini più volenterosi di andare a scuola e con un evidente innalzamento del rendimento scolastico».

Da Palermo a Napoli il passaggio di testimone dei campionati assoluti. Una partita che si gioca nel Regno delle Due Sicilie ma che unisce l’intera Italia. «Un’opportunità e un’apertura di fiducia concessa a Diego Occhiuzzi, dalla forza trasbordante e dall’entusiasmo contagioso. Indimenticabile il salto delle barriere per abbracciare la sua futura moglie a Londra 2012. Sarà un momento di sintesi e di inclusione, un messaggio per il Paese e un esempio di collaborazione. Interverranno i migliori 252 atleti del panorama nazionale», ha dichiarato Giorgio Scarso, presidente Federazione Italiana Scherma.

Supporto e vicinanza espresse da Matteo Autuori, presidente FIS Campania, dal direttore generale e capo di gabinetto Attilio Auricchio e dal dirigente ai grandi impianti del Comune di Napoli, Gerarda Vaccaro. Tra stoccate e affondi MD del patron Patrizio Podini appone la sua firma come title sponsor della kermesse. «Adesione convinta di MD, marchio della buona spesa e dei buoni propositi alimentari», ha sottolineato Anna Campanile, in rappresentanza dell’azienda.
 
«Campionati italiani assoluti una felice intuizione, merito della visione lunga di Occhiuzzi, proposta alla Federazione. I nostri impianti sono idonei ad ospitare manifestazione di tale calibro», ha concluso l’assessore allo sport, Ciro Borriello. Napoli si riscopre indiscutibilmente capitale della scherma.  



 
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