Il mare come strumento di riscatto:
un premio per gli Scugnizzi a Vela

Luigi de Magistris
Luigi de Magistris
di Diego Scarpitti
Sabato 6 Aprile 2019, 11:00
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Achraf, Ahmed, Antonio, Domenico, Filippo, Francesco, Genny, Gianpaolo, Giovanni, Giuseppe, Idrissa, Jemis, Luca, Mimmo, Nello, Pasquale, Raffaele, Sabino, Saverio, Terry, Vincenzo. Premiati i sogni degli «Scugnizzi a vela». Elenco nutrito dei ragazzi partecipanti al progetto dell’associazione Life onlus contro emarginazione e devianza minorile. Restauro nella falegnameria borbonica in via Acton e velaterapia, persone da accudire e barche in legno da recuperare. Non solo safe security per la Marina Militare, che non ha esitato a sostenere le attività di volontariato e solidarietà messe in campo. «Il mare rappresenta una palestra di vita, che consente di recuperare delle vite. E’ un ambiente impegnativo, dove si impara che il gruppo è più importante del singolo: l’equipaggio vive, perchè ogni componente dà il proprio contributo e solo nel lavoro collettivo la nave va nella giusta direzione», spiega l’ammiraglio Eduardo Serra, nominato presidente onorario della Life.

Metodo marinaresco che ben si presta ad essere applicato ogni giorno. «Il gruppo non può prescindere dal singolo: il contributo di ciascuno è fondamentale per la crescita comune». Validi e utili consigli. «Per essere un buon marinaio occorre avere tanta passione. Il mare impone sacrificio, lavoro, umiltà. Fare squadra il vero segreto, vivere insieme un’esperienza, che si può trasferire nella vita quotidiana». Mollare gli ormeggi e navigare tra i perigli il compito arduo ma non impossibile. «Non chi comincia ma quel che persevera». Viene ripresa da Serra l’incisione scolpita sull’Amerigo Vespucci. «Insegniamo correttezza e trasparenza, rispetto del prossimo, dell’equipaggio e delle regole in generale», rivendica soddisfatto l'ideatore della manifestazione Stefano Lanfranco, presentando le iniziative intraprese nel corso del 2018.  Condivide contenuti e messaggio del progetto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Non è gettando la chiave, che si risolvono i problemi. Se sbaglia un ragazzo, ha sbagliato la società. Doveroso costruire alternative fondate sulla cultura», ammette il primo cittadino, orgoglioso di «vedere tante istituzioni presenti». Articolo 27 comma 3 della Costituzione stella polare («Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato»). Parla del «dovere di recuperare» l’inquilino di Palazzo San Giacomo. «Ogni scugnizzo è un talento: ragazzi motore vivo. Siamo impegnati a far vincere il bene e a misurare la statistica sull'umanità e sulla solidarietà, che mai vengono prese in considerazione».
 
 

Mostra il suo apprezzamento per la «lodevole iniziativa che inorgoglisce» il senatore Vincenzo Presutto, che si autodefinisce «politico per legittima difesa», intento a «tutelare gli ultimi». Agenzie vitali famiglia e scuola: «da non trascurare le periferie». Salvifica la lezione che viene dal mare: «avvicina i ragazzi e impartisce disciplina e regole». Approva e supporta il Ministero della Giustizia. «C’è uno scugnizzo in ognuno di noi e guai a perdere questa connotazione. L’importante è crederci. Il mare entusiasma, mette a dura prova e restituisce, insegna tanto, è una ricchezza. Educazione alla legalità certamente e diritti e doveri da far conoscere ai ragazzi. Spetta, però, ai più grandi garantire il diritto al futuro dei giovani», evidenzia nel suo intervento Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento della Giustizia Minorile. «Insieme cambiamento possibile. Mare forza impetuosa e opportunità di sviluppo economico», rimarca Maria Gemmabella, dirigente Centro per la Giustizia Minorile della Campania. «Fondamentale recuperare alcuni mestieri del passato: mancano saldatori. Necessario formare professionalità della cantieristica e figure richieste dal mercato. Dare opportunità la sfida più impegnativa», auspica il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale Pietro Spirito (nelle foto di Fabrizio Casino).

Da ex velista e pallanuotista l’assessore della Regione Campania alla Formazione e Pari opportunità, Chiara Marciani, immagina per i ragazzi protagonisti del progetto «una qualifica professionale per l’avvenire». Indispensabile la vicinanza degli istituti scolastici. «Si può fare lezione anche al di fuori della scuola. Vela metafora della vita», ribadisce l’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri. Sottolinea l’esperienza di grande valenza educativa il presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli, Patrizia Esposito. «Esco dalla tristezza delle aule giudiziarie alla gioia di storie toccanti e di inclusione sociale a lieto fine. Siamo soddisfatti del percorso rieducativo». Conclusioni affidate al presidente del Tribunale per i minorenni di Salerno, Piero Avallone. «Se ricordiamo di essere scugnizzi, entriamo in sintonia con i ragazzi. Maradona non vinse da solo lo scudetto ma con il gioco di squadra. Programma da trasferire pure a Salerno, insegnando i mestieri del mare e coinvolgendo i ragazzi nell’agricoltura e nella tutela del territorio». Alcuni ragazzi saranno assunti da McDonald’s. La «Napoli vera c’è» e va a vela. Come gli scugnizzi, che non smettono mai di stupire.
 
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