Scozzoli rana da record, Paltrinieri vince ancora

Scozzoli rana da record, Paltrinieri vince ancora
di Piero Mei
Sabato 14 Aprile 2018, 19:35 - Ultimo agg. 19:51
5 Minuti di Lettura
Gregorio Paltrinieri vince i 1500 stile libero, ma ad andamento lento (“dài, non è un tempaccio” dice guardando il 14:50.35 che ha appena fatto “un po’ più del 14:45 che pensavi ma neppure tanto”) ma l’uomo che si prende la scena nell’ultima giornata degli Assoluti di nuoto a Riccione è il ranista Fabio Scozzoli, record italiano nei 50 rana.

GREG VA IN MONTAGNA
“Sì, ho fatto più fatica dell’altro giorno negli 800 _ dice Paltrinieri _ ma sentivo un poì di stanchezza fin dal riscaldamento; non sono ancora abituato a tante gare così ed aver nuotato un po’ meno in questo inverno si fa sentire un po’”. Però nessun problema: “Adesso andrò in altura, in Sierra Nevada; prima lo facevo tre volte l’anno di salire in quota, ma è un anno che non lo faccio. Servirà molto anche con il crescere del chilometraggio in allenamento. Da qui a Glasgow avrò ancora i Giochi del Mediterraneo e il sette Colli e non avrò tempo per dedicarmi al fondo, che resta sempre nei miei progetti per Tokyo 2020. Prometto che a Glasgow sarò in forma e vi farò divertire: lì sarà come un mondiale, giacché i migliori sono europei, Gabri (Detti ndr) è italiano, Romanchuck è ucraino e c’è il tedesco che va forte. Io ci sarò: oggi non ho trovato la mia nuotata, che invece negli 800 mi era venuta subito, ma va bene così, nessun problema”. Gregorio sta sereno.

IL RE DELLE RANE
Fabio Scozzoli si tuffa violentemente e continua coordinato e feroce per tutti i 50 metri della vasca della rana sprint: calibra il tocco della piastra e chiude, sotto gli occhi del predestinato erede Martinenghi in tribuna per infortunio, in 26.73 che è record italiano (suo anche il primato precedente, 26.91) ed è anche il terzo tempo mai nuotato da un europeo in una gara che ha nel “leone d’Inghilterra” Adam Peaty, capace di andare sotto i 26 secondi, il primo assoluto.

Fabio ha quasi trent’anni: “E’ difficile confermarsi, figuratevi migliorarsi a quest’età” sorride soddisfatto e spiega che il segreto “è il lavoro, la fatica, specie quello in palestra che poi bisogna trovare il modo di trasformare in acqua”. Scozzoli sembra riuscirci. “Un passo alla volta”, dice tranquillo e se gli chiedono “che farai da grande?” (come se non lo fosse) risponde: “Mi piacerebbe allenare e trasmettere ai giovani tutto quello che ho imparato in questi anni in giro per il mondo, le cose che ho imparato anche quando ho perso, perché ogni volta sono uscito dall’acqua arricchito”. C’è ancora da limare nel crono? “Chissà, magari lavorando sì”. E promette lavoro in vista degli Europei di Glasgow ad agosto.

IL TRIPLETE DI SIMONA
Simona Quadarella aveva già vinto gli 800 e i 1500, è scesa in vasca per i 400 stile libero ed ha vinto ancora, 4:06.58 il suo tempo che migliora di oltre un secondo il personale e la mette al quarto posto di sempre tra le azzurre (prima, inutile dirlo, Federica Pellegrini), davanti ad Alessia Filippi che è il suo riferimento anche per le gare più lunghe. Cambia ritmo nei 50 finali, la bella diciannovenne romana e romanista, e stacca le avversarie: “Con Christian abbiamo studiato questa tecnica e l’ho eseguita punto per punto”. Christian è Minotti, l’allenatore. “Ho fatto tutto al meglio. La tripletta mi fa sperare per l’Europeo: il bronzo mondiale a Budapest mi ha cambiato la vita, per modo di dire, i tempi che ho fatto nuotando da sola nelle distanze più lunghe mi fanno ben sperare. E anche questi 400 li sto facendo sempre più miei”.

BAMBINA DA PODIO
Nella finale dei 50 rana donne, nella quale staccano il biglietto per Glasgow sia la vincitrice Arianna Castiglioni (“Il tempo di 30.67 mi delude un po’: mi aspettavo di meglio”) che Martina Carraro (30.93: “Pensavo che Arianna vincesse a mani basse, invece ce la siamo lottata”), si classifica al terzo posto una speranza grande: ha appena 13 anni, è del 2005 e si chiama Benedetta Pilato, detta Benny, pugliese, 31,82 il suo tempo che migliora il 32.10 della mattina, già record ragazze.

IL CAPITANO FA QUARANTA
Federico Turrini, classe ’87, capitano azzurro dopo Filippo Magnini, vince il suo titolo tricolore numero 40. Lo fa nei 400 misti, con un tempo non eccezionale (4:16.40) e dice che “a questa età i 400 misti sono duri da fare in gara e anche di più in allenamento”. Lo segue al secondo posto Pier Andrea, il più grande dei fratelli Matteazzi, il più piccolo, Massimiliano, è quinto. Sono uno del ’97 e uno del ’99. E Margherita Panziera fa suoi i 200 dorso, scendendo sotto il 2:09, “che è già una bella cosa, anche se il record di Alessia Filippi è ancora lontano, ma un passo alla volta ci si può arrivare”. Margherita ha nuotato in 2:08:99, il primato della Filippi è di 2:08.03. L’ultima gara individuale, i 50 farfalla, è stata di Elena Di Liddo. Poi la staffetta della 4x100 stile libero che vede i soldati dell’Esercito, Zazzeri, Codia, Izzo e Vendrame, prendersi il titolo davanti alle Fiamme Oro ed ai Carabinieri, in una specie di Giochi Militari: del resto senza i militari lo sport azzurro sarebbe piccolo piccolo. Domani ancora grande nuoto italiano a Riccione con la Coppa Brema, che è il campionato di società.

VERSO GLASGOW
Ecco chi sono gli azzurri qualificati, per la vittoria tricolore o per tempo limite migliorato, per gli Europei di Glasgow in agosto: Simone Sabbioni 50 dorso, Simona Quadarella 400, 800 e 1500 stile libero, Domenico Acerenza 400 e 1500 stile libero, Arianna Castiglioni 50 e 100 rana, Martina Carraro 50 e 100 rana, Federico Burdisso 200 farfalla, Ilaria Cusinato 200 e 400 misti e 200 farfalla, Carlotta Toni 400 misti, Alessia Polieri 200 farfalla e 400 misti, Andrea Vergani 50 stile libero e 50 farfalla, Luca Dotto 50 e 100 stile libero e staffetta, Silvia Scalia 50 dorso, Ilaria Bianchi 100 e 200 farfalla, Elena Di Liddo 50 e 100 farfalla, Thomas Ceccon 100 dorso e 200 misti, Francesca Fangio 200 rana, Fabio Scozzoli 50 e 100 rana, Stefania Pirozzi 200 stile libero, Federica Pellegrini 100 stile libero e 100 dorso, Gregorio Paltrinieri 800 e 1500 stile libero, Alessandro Miressi 100 stile libero e staffetta, Ivano Vendrame e Lorenzo Zazzeri staffetta 4x100 stile libero, Matteo Rivolta 100 farfalla, Piero Codia 100 farfalla, Margherita Panziera 100 e 200 dorso, Matteo Restivo 200 dorso, Luca Pizzini 200 rana, Lucrezia Raco 50 stile libero, Filippo Megli 200 stile libero, Federico Turrini 400 misti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA