Posillipo, un pareggio vibrante
nella ritrovata Scandone

Giuliano Mattiello
Giuliano Mattiello
di Diego Scarpitti
Sabato 19 Ottobre 2019, 20:54 - Ultimo agg. 21:00
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Si accendono le luci, si alza il sipario e la Scandone appare in tutto il suo splendore. Brilla il tempio dell’acqua clorato di Fuorigrotta dopo la finale del 14 luglio e la vittoria del Settebello alle Universiadi. Magnifica davvero la casa della pallanuoto, a seguito anche della ISL, con una discreta presenza di pubblico, nonostante la concomitanza di Napoli-Verona allo stadio San Paolo. Finisce pari il confronto tra Posillipo e Rari Nantes Florentia (10-10 con parziali di 2-3, 3-2, 3-1, 2-4).

Sei volte in vantaggio i biancorossi, tre volte, invece, i rossoverdi, che mettono il muso avanti ad inizio terza frazione con il capitano Paride Saccoia (6-5). Privo dello squalificato Massimo Di Martire e con il rosso rimediato dal centroboa Luca Marziali per proteste (da applausi il suo 3-3), la formazione di Roberto Brancaccio allunga (+2) con l’alzo e tiro di Giuliano Mattiello (inventa il 7-6) e la micidiale conclusione di Domenico Iodice in superiorità, servito da Gianpiero di Martire (8-6).

Negli ultimi 8 minuti tourbillon di emozioni e continui cambiamenti di scenario, che rendono la seconda giornata di campionato molto intensa. I due Andrea al servizio di Roberto Tofani, Di Fulvio e Razzi, acciuffano l’8-8: il pescarese dopo 22”, il fiorentino a seguire. Fa respirare i suoi lo scatenato Mattiello(9-8), dopo gli interventi provvidenziali di Tommaso Negri. Nulla può, però, il portiere con la calottina rossa 13 sulle iniziative di Razzi: 9-9 (a 3’06” dalla sirena) e controfuga culminata con palombella imprendibile sul secondo palo (2’07”), che vale il controsorpasso (9-10).

Si infiammano i tifosi per il rigore conquistato dai posillipini. La traversa nega la gioia del gol a Mattiello (57” dal termine). Espulsi per proteste Brancaccio, l’assistent coach Gennaro Mattiello e il consigliere di settore Rino Fiorillo. Si riscatta infine Giuliano Mattiello (nella foto di Manuel Schembri) negli ultimi 29 secondi, autore nel match di un poker decisivo, facendo scorrere i titoli di coda.

Con personalità i giovani Jacopo Parrella, Domenico Iodice, Julien Lanfranco, Luca Silvestri, Antonio Picca. Triplette per Razzi e il mancino Matteo Astarita.
 
«È stata una partita di grande sofferenza. Il pareggio ci sta», commenta Brancaccio. Se ne riparlerà mercoledì 23 ottobre alla Bruno Bianchi di Trieste.
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