«Scampia non è Gomorra»,
Maddaloni smonta i luoghi comuni

Gianni Maddaloni
Gianni Maddaloni
di Diego Scarpitti
Mercoledì 27 Dicembre 2017, 09:02
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Fuoco e zolfo piovvero su Gomorra, travolta dal castigo di Dio per i comportamenti disdicevoli dei suoi abitanti. Il racconto biblico nei  capitoli 18 e 19 della Genesi narra l’ira divina per estirpare il male imperante, contrastare lo scadimento etico, annientare la corruzione dilagante. In viale della Resistenza a Scampia i guerrieri del tatami combattono una lotta silenziosa, lontana dall’esaltazione mediatica e dall’amplificazione televisiva, dove il reale non si confonde con il virtuale. Di immortale c’è l’oro olimpico vinto a Sydney nel 2000 da Pino Maddaloni. Di glorioso i successi imperituri della Star Judo Club, avamposto sportivo e di legalità da sempre. Le Vele, opera urbanistica tristemente nota, cementificazione irrazionale e disumana non certo concepita da Le Corbusier, fungono da sfondo ad un contesto di degrado, attutito dall’impegno instancabile del maestro Gianni Maddaloni, che allena una squadra di ragazzini campioni. O’ Maè va fiero dei suoi giovani atleti, che dispensano medaglie e coltivano sogni a cinque cerchi.
 
 

Non certo i Ciro Di Marzio, i Genny Savastano, i vari Sangue Blu e Scianèl ma il volto  pulito e sorridente di Luigi Brudetti, campione italiano in carica, categoria 66kg, Coppa Italia alzata di recente al PalaPellicone di Ostia e argento in Coppa d’Europa; il viso dolce della diciasettenne Martina Esposito, bronze medal agli Europei in Lituania e campionessa italiana cadetti, che si trasforma in una tigre furente sulla materassina. E ancora la storia toccante della cintura nera Antonio Bottone, judoka-pianista al Conservatorio San Pietro a Majella. Ambisce ad entrare nei Carabinieri Bright Nosa, figlio adottivo di Maddaloni, nato da madre nigeriana e padre della Costa d’Avorio, che ha vinto il tricolore under 15: la sua una storia di integrazione originale. Senza tralasciare i trionfi internazionali di Biagio D’Angelo, entrato nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Questa sera (ore 21.05) in onda il docufilm prodotto da DeAgostini su Alpha, canale 59 del digitale terrestre. Il Clan Maddaloni: gioventù protagonista con Marco Maddaloni, agente della Polizia Penitenziaria e incaricato dal Coni in veste di supervisore della legalità, l’istruttore Francesco Aiello, il due volte campione italiano esordiente Ciro Sarnelli, lo scugnizzo Francesco Pio Esposito, la tenace Susy Scutto e Giovanna Fusco, argento agli Europei di Kaunas e bronzo ai Mondiali di Santiago del Cile. Pregiudizi eliminati, etichette cancellate. Napoli e Scampia non sono Gomorra. 
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