Scommesse, Bracciali radiato, dieci anni a Starace

Scommesse, Bracciali radiato, dieci anni a Starace
Mercoledì 21 Novembre 2018, 18:16 - Ultimo agg. 19:10
2 Minuti di Lettura
Radiazione a vita e 219mila euro circa di multa per uno, squalifica di dieci anni per uno, dieci anni di squalifica e 88mila euro di sanzione pecuniaria per l'altro. È andata giù dura la 'Tennis Integrity Union', nello specifico con il giudice Richard McLaren (lo stesso delle inchieste sul doping) nei confronti di Daniele Bracciali e Potito Starace, i due ex azzurri accusati di essere stati coinvolti in un giro di scommesse e di aver fatto sì che fossero truccati dei match, in particolare nel torneo Atp di Barcellona dell'aprile 2011. I due, insieme all'ex ds del Perugia calcio Roberto Goretti, erano anche stati messi sotto accusa dalla giustizia ordinaria, per «associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva», ma nel processo penale erano stati poi assolti «»poiché il fatto non sussiste« mentre la giustizia sportiva, della federtennis, li aveva in un primo momento radiati, ad agosto 2015, ma la sentenza era poi stata annullata in Appello.

Invece l'ente internazionale, dopo l'audizione di Bracciali e Starace dello scorso settembre, non ha fatto sconti, dopo che sulla base di alcune intercettazioni, soprattutto via Skype, era emersa l'ipotesi di un'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: in particolare, un gruppo di scommettitori avrebbe utilizzato Bracciali come »reclutatore« di giocatori per combinare risultati e trarne vantaggi non leciti.
Così adesso Bracciali, che era tornato a giocare soprattutto come specialista del doppio raggiungendo il centesimo posto nel ranking, è stato radiato con effetto immediato e non potrà prendere parte ad eventi targati Atp, ai quali non potrà nemmeno recarsi come spettatore. Starace, 'sfinitò da una vicenda che a livello di giustizia ordinaria era andata avanti secondo lui troppo a lungo, si era già ritirato dedicandosi ad una accademia del suo sport. Ora però è stato 'banditò per dieci anni e dovrà quindi rivedere, almeno in teoria, certi suoi programmi. Intanto la guerra alle scommesse del tennis continua, e per questo chi giudicava oggi ha voluto utilizzare la mano pesante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA