Sport e Salute, una rete di specialisti
da affiancare agli staff delle società

Il Forum Icom a Napoli
Il Forum Icom a Napoli
di Gianluca Agata
Martedì 17 Aprile 2018, 15:14
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«Dai dilettanti ai professionisti, è l’eccesso di competizioni che scandisce i tempi logoranti degli sportivi, sia dilettanti che professionisti. Una rete di specialisti al fianco dei medici sociali. Oggi è fondamentale la presenza di consulenti da inserire negli organici delle società, senza che gli atleti singolarmente o con passaparola si affidino a maghi o stregoni». È il messaggio partito da Napoli, in occasione del forum su “Sport e salute: tra nuove tecniche e nuove figure professionali”, svoltosi nella sede della Scuola di osteopatia Icom.
 
«Non solo doping male dello sport ma anche i carichi agonistici e l’improvvisazione che accompagna la voglia di vincere», ha detto con chiarezza Pino Capua, per oltre 15 anni a capo della procura antidoping del calcio (con controlli severi e mirati anche durante la settimana), oggi presidente della Commissione tutela della Salute e Antidoping del Ministero della Salute. Sulla figura ormai riconosciuta anche dalla legge dell’osteopata è intervento il prof. Giuseppe Santomartino, presidente Icom Napoli: «Non siamo stregoni ma studiosi con tanti anni di esperienze e di formazione alle spalle».
 
Al contributo scientifico dell’odontoiatra-gnatologo Arturo Arcella e del fisioterapista osteopata Giampiero Fusco, autore del libro “I 5 modelli osteopatici”, ha fatto eco l’intervento del presidente regionale del Coni Sergio Roncelli che ha illustrato il nuovo e completo piano salute del Comitato Olimpico: “Considerando i milioni di sportivi affiliati, va detto che non basta più la semplice visita medica ma occorre una serie di controlli più accurati anche ai fini della prevenzione”.
 
Il dibattito, moderato dal presidente Ussi Campania Mario Zaccaria, è stato arricchito dalle testimonianze di esperti e protagonisti dello sport come Pino Porzio, Antonello Di Cerbo, Alex Giorgetti, Alessandro Velotto, Giuseppe Papaccioli e Dino Sangiorgio.
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