Un bronzo pesante per Canfora,
firewoman della Nazionale di boxe

Assunta Susie Canfora
Assunta Susie Canfora
di Diego Scarpitti
Domenica 13 Agosto 2017, 22:26
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Allo scoperto. Non è più una novità. I guantoni costituiscono il presente e il futuro. Ring habitat naturale, pugilato ragione di vita. Bandana verde sotto il caschetto di protezione. Concilia scaramanzia e praticità la “firewoman” di Miano Assunta Canfora, che preferisce farsi chiamare Susie. Non inganni il sorriso e il dolce visino dell’atleta che gareggia per l’associazione sportiva dilettantistica Leone Fazio. Si allunga la lista dei suoi trionfi. In tre edizioni del Guanto d’Oro altrettante vittorie consecutive: Milano 2017, San Remo 2016, Viterbo 2015. Consacrazione nazionale non disgiunta dalle affermazioni internazionali. Elemento di punta dell’Italia Boxing Team, a partire dallo scorso luglio, la fighter napoletana (categoria 75 kg) ha aggiunto al bronzo di Sofia, maturato nel Balkan Tournement, un altro mattoncino pesante. Piccoli ma consistenti passi in avanti. Canfora mostra la bronze medal conquistata all’esordio nel Campionato dell’Unione Europea Elite Donne a Cascia, location voluta fortemente dalla Federazione Pugilistica Italiana per sostenere un territorio colpito dal sisma.  

Si fa largo a suon di montanti e diretti, si ritaglia spazio (vitale) e visibilità. Ricavato l’ambito posto al sole. Subito in sintonia ed empatia con Irma Testa e le altre colleghe-compagne azzurre. Una grande famiglia in rosa, lontana da casa per lunghi periodi. «Grande guerriera. Ha entusiasmato tutti con il suo coraggio, dimostrando grinta da vendere e tanta voglia di arrivare. Ottimo torneo disputato: non semplice confrontarsi con olimpioniche, campionesse europee e mondiali» si congratula il maestro Rosario Colucci, figura ombra onnipresente, amante della buona tavola, dispensatore di utili consigli alla sua discente, prima ragazza ad essere da lui allenata. «Rosario è un perno principale: mi segue sempre e mi sostiene», ricambia gli apprezzamenti la boxeur napoletana, dopo aver arpionato il terzo gradino del podio in Umbria.

Ko finisce ElzbietaWojcik, argento mondiale youth, partecipante alle Olimpiadi di Rio, già battuta a Roma l’8 giugno. Canfora si destreggia agevolmente agli ottavi, rifilando un secco 4-0 alla polacca. Soccombe poi la tedesca Irina Nicoletta Schonberger. Pratica archiviata ai quarti con il punteggio di 4-1. Al cospetto della turca Busenaz Surmeneli lo stop in semifinale: arduo colmare il gap di esperienza e il diverso tasso tecnico. «Canfora ha gettato il cuore oltre l’ostacolo in un match molto duro» spiega Emanuele Renzini, Head Coach dell’IBT, entusiasta della crescita e della graduale maturazione della pugile partenopea.

Consapevole dell’impresa realizzata e dell’impegno pienamente corrisposto, la felicità inonda Susie. «Seconda medaglia con i colori azzurri: quest’ultima vale e pesa di più». Si spalancano le porte delle vacanze: Budapest, Palinuro e Amburgo con Alessia Mesiano a vedere i mondiali maschili AIBA alla SportHalle, pronta a tifare per il napobrasiliano Manfredonia e il marcianisano Mangiacapre. Respirerà aria da rassegna iridata e carpirà il clima che intende vivere da protagonista l’anno prossimo a Nuova Dehli in India. «Sarò motivata a raggiungere la vetta del podio. Mi rendo conto ogni giorno che aumenta sempre più la mia convinzione. Ce la metterò tutta». Inconcepibile avversare l’intuito femminile. Meglio evitare di incorrere in ganci imprevedibili non solo sul quadrato. 
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