Quattro mesi di battaglie per tornare in possesso della sua abitazione occupata abusivamente da un gruppo nutrito di romeni dopo la morte del fratello. La sua perseveranza alla fine è stata premiata. La signora Antonietta Cerchione ha ottenuto il sequestro della casa di proprietà nel borgo di Capocastello a Mercogliano. Patrocinata dall'avvocato Roberto Rescigno, la signora è riuscita nell'intento di fare scattare il provvedimento di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.
Provvedimento che è stato eseguito dai carabinieri della Stazione di Mercogliano.
Su ReteQuattro i talk di approfondimento hanno parlato dell'assurda vicenda, facendo arrivare le telecamere fin davanti al portone della casa del borgo antico di Capocastello di Mercogliano. Lo stesso sindaco Vittorio D'Alessio si è interessato del problema, così come il parroco don Vitaliano Della Sala. Rabbia e indignazione anche da parte degli altri residenti di questa storica zona di Mercogliano. I rumeni erano entrati all'interno dell'immobile forzando il portone principale, all'indomani del decesso del fratello della signora Cerchione.
Nonostante le sollecitazioni e le denunce, quel gruppo di romeni ha proseguito nell'occupazione abusiva della casa. Tra loro uomini e donne, tra cui una incinta. Prima dell'arrivo dei carabinieri di ieri mattina, gli stranieri non si sono fatti trovare. Sono andati via da Mercogliano. Pare che abbiano trovato ospitalità presso un campo rom di Napoli. La signora Cerchione dovrà ora attendere che le procedure si completino per potere avere la possibilità di rientrare finalmente nella casa di proprietà della sua famiglia. Ma l'ostacolo più difficile è stato superato. Il tragitto a questo punto si fa meno complicato.