Avellino, la carica di Sykes:
«Playoff a Milano, crediamoci»

Avellino, la carica di Sykes: «Playoff a Milano, crediamoci»
di Giovanbattista La Rosa
Martedì 14 Maggio 2019, 12:00
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Uno squarcio di luce ha improvvisamente illuminato la stagione della Scandone Avellino. All'ultima curva la formazione guidata da coach Massimo Maffezzoli ha strappato la qualificazione alla post season.

Al tecnico non era chiesto altro se non traghettare il team irpino alla postseason. Missione compiuta, sebbene non fosse impresa facile, anzi, non lo è stata affatto. Qualsiasi giudizio sull'allenatore e su eventuali riconferme o meno è stato posticipato al termine dell'annata agonistica, ma oggi Maffezzoli ha qualche chance in più. L'ultima parola spetterà a Gianandrea De Cesare. All'attuale coach va dato merito di averci sempre creduto anche nei momenti di maggiore difficoltà e di aver tentato di allenare, inserendo delle regole. Nei playoff la Scandone ha l'occasione di ripartire da zero, mettendosi alle spalle mesi difficili ed infortuni a catena. A Pistoia domenica sera, nell'epilogo di stagione regolare, è arrivato il primo successo del girone di ritorno in trasferta contro una formazione mai vittoriosa in casa in campionato. L'aver rotto l'incantesimo delle gare esterne è di buon auspicio in vista della post season, che a partire da sabato prenderà il via. Lo staff tecnico già dalla giornata di ieri ha iniziato a preparare la gara. Si iniziano a studiare possibili accoppiamenti e soluzioni tattiche per affrontare la corazzata Milano, che in stagione regolare ha sofferto gli accoppiamenti con la Sidigas ed oggi si trova senza Gudaitis, Nedovic e con il dubbio Mike James. La proprietà Sidigas, esaltata dalla vittoria del campionato di serie D di calcio, ora sogna un clamoroso sgambetto all'Olimpia. L'obiettivo è provarci, perché le gare di postseason sono strane ed una porta aperta alla qualificazione per Avellino c'è.
 
Nei giorni di avvicinamento alla gara 1 di sabato, la Sidigas dovrà fare un check sulla situazione degli infortunati. Servirà, di fatto, comprendere se ci sarà la possibilità di recuperare Caleb Green, ormai fuori da un mese e poi avere rassicurazioni da Patric Young, sempre alle prese con la fascite plantare. In queste settimane si è allenato a singhiozzo, dando però il massimo ogni qual volta è stato chiamato in causa. Ritrovarlo in condizioni sufficienti è l'auspicio dei tecnici, che devono tener conto anche delle condizioni fisiche non eccellenti dì Hamady N'Diaye e Demetris Nichols. In ogni caso il playoff può aver avuto o potrà avere l'opportunità di risvegliare gli animi dei giocatori. Tra i più carichi per il raggiungimento della postseason c'è stato Keifer Sykes. Lo statunitense è pronto a trascinare i biancoverdi e vuole essere protagonista, covando un sentimento di rivalsa. Nominato tra le possibili sorprese della serie A, la guardia della Sidigas non è riuscito ad aggiudicarsi il trofeo che è stato assegnato all'ala pivot di Brindisi John Brown. Ieri lo statunitense era a Milano, dove si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi individuali presso la sala Balzan. «Volevo fare del mio meglio, quando Norris Cole è andato via si è liberato un posto da titolare. Ho visto in quel momento un'opportunità. Ho tentato di lavorare duro e volevo fare bene per trascinare la mia squadra. Sono orgoglioso dei miei compagni, perché nonostante le difficoltà siamo arrivati ai playoff».

Il playmaker di Chicago non è stato il solo avellinese a presenziare alla manifestazione, accanto a lui Caleb Green, che anche a causa di un finale di stagione poco fortunato non ha potuto concorrere per il premio individuale come avrebbe voluto, che alla fine è andato a Drew Crawford. «Essere ai playoff impreziosisce la nostra stagione che è stata decisamente difficile - ha dichiara Green - i miei compagni sono riusciti a conquistare la postseason, siamo contenti». La Scandone riparte dal sorriso dello statunitense, convinta che si possa migliorare il risultato della stagione regolare.
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