Avellino, il day after di Maffezzoli:
«Che impresa, ma la strada è lunga»

Avellino, il day after di Maffezzoli: «Che impresa, ma la strada è lunga»
Domenica 19 Maggio 2019, 14:00
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La sorpresa di questi playoff arriva subito. Ha il volto bello, determinato e convincente della Sidigas Avellino che, dopo aver acciuffato gli spareggi scudetto per i capelli, si è presa la briga di sorprendere la favorita Olimpia Milano a casa sua. I biancoverdi vincono gara-1 e mettono la serie già sui binari a loro favorevoli, con l'EA7 che adesso vede ridotto il margine d'errore. Certo, la squadra favorita resta quella biancorossa, ma Avellino ha fatto intendere che nulla è scontato e che non sarà la vittima sacrificale. Il coach della Scandone, Massimo Maffezzoli, esalta la sua formazione. Sono felicissimo per la prestazione, i ragazzi sono stati bravi a resistere al ritorno di Milano che era prevedibile. Siamo stati bravi con Silins, Milano è tornata sotto e lì siamo riusciti a tenere botta con grande determinazione. La squadra è stata vogliosa e leggera mentalmente, cioè che avevo chiesto dopo la grande difficoltà di questo periodo. Ci godiamo questa serata ha tagliato subito corto Maffezzoli però da mezzanotte siamo già concentrati su gara -2 perché è solo una battaglia di una lunga guerra. Sappiamo che possiamo giocarcela alla pari, ma bisogna pensare a gara -2.

La partita del Forum di Assago ha però detto che Avellino se la può giocare: A prescindere da quello che abbiamo visto in campo, questi ragazzi meritano questo palcoscenico. Meritano di giocarsela alla pari con i campioni d'Italia perché hanno continuato a credere in loro stessi e nei compagni. Siamo rimasti uniti e quindi posso fargli solo i complimenti. Maffezzoli ha concesso l'arco sapendo di poter dominare in area. L'Olimpia ha tirato con 6/25 ed è finita nella buca: non ha più i suoi riferimenti è non è in grado di trovare alternative agli ostacoli. Il dato più eclatante è quello dei rimbalzi: 17 offensivi e 47 totali, sottolinea Maffezzoli che spera di recuperare Green e Nichols. Sarà fondamentale la consapevolezza nei propri mezzi. Scommettere sul tiro da tre punti di Milano non era nel piano originale, poi la partita ci ha detto che collassare sul perimetro era la scelta giusta da fare e abbiamo seguito quella strada.
 
Meno soddisfatto, ovviamente, l'allenatore di Milano, Simone Pianigiani. E' stata una partita dura come ci aspettavamo. La squadra era partita con un buon atteggiamento però poi abbiamo sbagliato qualcosa di troppo anche in attacco perché in difesa ci siamo stati: loro hanno fatto 80 punti con qualche contropiede derivato da nostri errori e qualche rimbalzo. Hanno stazza e taglia, noi abbiamo sbagliato alcuni canestri imbarazzanti in contropiede e poi anche da tre punti piede a terra senza contare i lay-up. E' chiaro che se una gara è così, per come ci troviamo adesso bisogna combattere anche solo per un canestro. Abbiamo avuto poi una bella reazione, ma quando siamo arrivati ad un possesso abbiamo sbagliati tiri apertissimi. Abbiamo avuto la frenesia di forzare in alcune situazioni al posto di attaccare il canestro una volta in più. Adesso la serie è vincere la prossima e riprendere la fiducia nell'assetto che in alcune zone del campo ci ha visto soccombere. Ora la serie si fa più complicata: Dovremo giocare per andare a prendercene una anche ad Avellino. Loro hanno più opzioni, noi dobbiamo farci trovare pronti. Giochiamo ai playoff, dobbiamo trovare la condizione giusta per mettere anche quei tiri facili che abbiamo sbagliato. Ci vuole una leadership diffusa. Questo nei playoff lo paghi a prescindere dagli avversari, ma soprattutto con una squadra come Avellino roster importante.
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