Avellino, i playoff della redenzione:
Maffezzoli chiede il riscatto ai big

Avellino, i playoff della redenzione: Maffezzoli chiede il riscatto ai big
di Giovanbattista La Rosa
Giovedì 16 Maggio 2019, 12:00
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Sabato per la Scandone Avellino parte un playoff totalmente differente rispetto agli scorsi anni. Le ambizioni scudetto cullate la scorsa estate sono state riposte nel dimenticatoio con grande anticipo e sulla squadra non ci sono grandi aspettative.

Avellino, da ottava e da underdog, affronterà la postseason a cuor leggero e chissà che il giocare con la mente libera non possa essere produttivo per i colori irpini. Ipotizzare di poter passare il turno contro Milano sembra impensabile per una formazione che, nel girone di ritorno, ha raccolto appena cinque vittorie e che ha pensato nelle scorse ore anche ad inserire una pedina per far fronte agli infortuni, per poi far decadere l'idea. Trovare improvvisamente salute e quadratura del cerchio è irrealistico, lo sa anche Maffezzoli che, tuttavia, anziché augurarsi il miracolo pensa a lavorare duro in palestra e punta tutto sulla voglia di redenzione dei suoi atleti. Affrontare Milano ha i suoi pro e contro. La possibilità di sfidare i migliori aggiunge motivazioni, il teatro del Forum di Assago renderà l'atmosfera più avvincente. Ci sono atleti motivati, Patric Young è uno di questi, un altro è Keifer Sykes. La guardia di Chicago è il giocatore emergente del campionato italiano, su di lui c'è un grande interesse ed ha dimostrato di avere potenziale e di poter giocare ad un livello alto. I playoff sono una vetrina che gli consentirà di monetizzare un torneo decisamente positivo. Intanto alcuni club hanno già segnato il suo nome sulla lista della spera per la prossima stagione.
 
È atteso il risveglio degli uomini di esperienza. Nichols e Filloy hanno chiuso l'anno in calo costante, ma la campanella dei playoff potrebbe averli risvegliati. L'italo argentino al Forum ha sempre disputato partite di notevole spessore. La sua avventura avellinese è giunta al capolinea, a fine stagione andrà via, vorrebbe chiudere da protagonista. I due anni in Irpinia sono stati in chiaroscuro, non tanto per le prestazioni sotto tono, quanto più per l'incapacità di ergersi a leader di un gruppo che in campo non ha mai trovato una guida. Ha sofferto l'assenza di un sistema di gioco lasciato troppo al caso e con Vucinic non è mai entrato in sintonia. Il suo andamento soft' non ha aiutato la squadra, qualche vittoria nei playoff potrebbe aiutarlo a rimpinguare il suo conto, avendo un contratto a rendimento. Alla ricerca della redenzione cestistica sono tutti gli atleti del gruppo avellinese. Tra questi Lorenzo D'Ercole. Il capitano non ha disputato la sua miglior stagione, ha faticato a trovare spazio e continuità. In casa Sidigas è uno dei pochi, assieme a Campogrande, ad avere il contratto per la prossima stagione, che non è sinonimo di permanenza certa, ma lascia aperta più di una possibilità. Concludere con delle prestazioni convincenti è il desiderio del cestista toscano.

Inciderà sul rendimento della squadra il fattore Maffezzoli. L'allenatore della Sidigas ha l'occasione della vita. La serie contro Milano non sarà una insignificante sfilata sul parquet più blasonato d'Italia. Avellino proverà a mettere in difficoltà i padroni d'Italia, su cui penderà l'obbligo di dover vincere la serie ed il titolo. Maffezzoli, attraverso gli accorgimenti tattici a cui ha già pensato, dovrà insinuare dubbi nelle certezze lombarde. Del resto nella gara di ritorno giocata appena tre settimane fa, la Scandone ha giocato alla pari. Limando gli errori ed aggiungendo più continuità alla qualità di gioco, Avellino potrebbe avere una speranza di riequilibrare una serie in cui parte da sfavorita. Il ruolo di Maffezzoli sarà fondamentale. Il destino del tecnico passa anche attraverso questo appuntamento. L'aver traghettato la nave verso il playoff fa crescere le possibilità di permanenza in Irpinia nel ruolo di capo allenatore, ma potrebbe non bastare. La serie contro Milano è decisiva per il futuro del veronese al quale Alberani darebbe una chance. L'ultima parola spetta a Gianandrea De Cesare, che spera di essere convinto.
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