Avellino senza pace:
si fa male anche Young

Avellino senza pace: si fa male anche Young
di Giovanbattista La Rosa
Martedì 12 Febbraio 2019, 12:00
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«Speriamo la nuvola fantozziana possa finalmente lasciarci in pace», sosteneva qualche giorno fa il diesse della Sidigas Avellino Nicola Alberani. Ma la malasorte non abbandona, anzi, si diverte a colpire la Scandone. Per gli irpini arriva l'ennesima tegola, perché a fermarsi è Patric Young.

Del reparto lunghi quest'anno non si è salvato nessuno, ora è toccato al pivot statunitense. La nota diramata in tarda serata dal club parla di lesione parziale della fascia plantare al piede destro. «Il giocatore dovrà osservare un periodo di riposo della durata di circa sei settimane, al termine del quale inizierà il percorso di riatletizzazione». Insomma, Vucinic sarà costretto a fare a meno del suo lungo nel match di Firenze contro l'Happy Casa Brindisi. Gli irpini potrebbero tornare sul mercato e pensano a Benjamin Ortner, nel caso Reggio dovesse liberare l'atleta. Controlli medici ieri a Villa Stuart anche per Demetris Nichols. L'americano prosegue la sua tabella di marcia e tornerà in campo il 3 marzo contro l'Aquila Basket Trento. A Firenze contro Brindisi ci saranno Luca Campani e Lorenzo D'Ercole. Per il lungo italiano soltanto tanta paura e sei punti di sutura, che lo costringeranno a giocare con una benda. Capitan D'Ercole, ieri, ha potuto festeggiare il compleanno con un sospiro di sollievo. Niente dito rotto, ma il distacco parcellare del mignolo della mano destra. Giocherà con delle fasciature e già oggi riprenderà la preparazione con i compagni di squadra.
 
All'appuntamento della Final Eight di Coppa Italia la formazione avellinese non arriva nelle migliori condizioni fisiche, infortuni a raffica, né con i favori del pronostico perché i pugliesi sono in un momento esaltante della stagione. La squadra di Vitucci ha collezionato cinque successi di fila. L'ultimo stop proprio contro Avellino il 5 gennaio. La Scandone, dal canto suo, ha messo la parola fine alla striscia di sette partite consecutive perse tra campionato e coppa. Il ritorno alla vittoria contro Brescia ha riportato il sereno ed è utile, per lo meno, a mettere via le ansie. Domenica la Sidigas non ha giocato un buon primo quarto a rimetterla in carreggiata i giocatori con le testa vuota: Demonte Harper e Ojars Silins. I due giocatori hanno meno vissuto all'interno del gruppo e non si portano dietro le scorie di una stagione problematica soprattutto a causa di una serie infinita di infortuni. Chissà se a Firenze Silins ed Harper non possano vestire i panni dei protagonisti. Ieri a Firenze c'è stata la presentazione della Final Eight di Coppa Italia. A Palazzo Vecchio hanno rappresentato la Scandone coach Nenad Vucinic e Luca Campogrande, che ha sostituito in corsa Lorenzo D'Ercole. Per il tecnico biancoverde, come per Campogrande, sarà una prima partecipazione alla Coppa Italia. «Sono molto onorato di poter essere presente a questo evento - ha commentato l'allenatore - è un'occasione speciale». L'allenatore serbo fa notare come la malasorte si sia accanita sulla sua squadra nel corso della stagione, ma non trova scuse o alibi, anzi, non vuole la sua squadra si abbatta. «Abbiamo avuto qualche problema ultimamente, ma la Coppa Italia è un evento che può portare delle sorprese». Avellino punterà sull'imprevedibilità e potrà sfruttare l'opportunità di giocare senza peso o comunque con maggiore scioltezza. A prendere la parola a Palazzo Vecchio l'altro esordiente della manifestazione, Luca Campogrande. «Sarà una partita nella quale l'intensità la farà da padrona», spiega l'ala romana, che settimana dopo settimana sta acquisendo fiducia: «In competizioni simili è fondamentale fare un passo in più rispetto all'avversario, Brindisi sarà un osso davvero duro ed è reduce da ben cinque vittorie consecutive».
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