Avellino, eppur si muove:
è Silins il primo rinforzo

Avellino, eppur si muove: è Silins il primo rinforzo
di Giovanbattista La Rosa
Giovedì 24 Gennaio 2019, 15:00
3 Minuti di Lettura
«Ojars Silins vestirà la maglia della Scandone Avellino fino al termine della stagione agonistica». Con queste parole, il club di via Zoccolari ha finalmente comunicato l'ufficialità dell'ingaggio dell'ala lettone nata a Riga nel 1993.

L'ex Trieste è il primo rinforzo per Nenad Vucinic, elemento jolly utile per sostituire Demetris Nichols e far rifiatare Caleb Green. L'altro elemento seguito e con il quale un accordo di massima è stato raggiunto resta Demonte Harper, guardia americana vista già in Italia nel 2014/2015. Il neo acquisto porta il nome di Silins, per il quale è corsa contro il tempo per il tesseramento, così da schierarlo contro Vanoli Cremona domenica. Gli incartamenti vanno presentati presso gli uffici della Fip entro le 11 di domani, ma per potere ricevere l'ok dalla Federazione la Sidigas dovrà sbloccare il suo mercato estinguendo l'ultimo lodo.
 
A via Zoccolari sono ore decisive, ma soprattutto sono giorni tesi. Il nervosismo all'interno degli uffici del PalaDelMauro non è mancato. Mercoledì mattina, prima di ripartire per tornare in Italia, il ds della Scandone Nicola Alberani ha avuto una conference call con la proprietà Sidigas. Il meeting è servito a fare il punto della situazione. È stata fatto presente ai vertici della dirigenza irpina la necessità di pagare le commissioni all'ultimo agente, per evitare di mantenere il mercato bloccato e tesserare così Ojars Silins. I contatti tra proprietà e ds, con cui ci sarebbe ultimamente freddezza, sono proseguiti per tutta la giornata. A quanto pare la Scandone ha delle pendenze arretrate con la DoubleB Management dell'agente Luigi Bergamaschi. Il procuratore, rappresentate tra gli altri di Norris Cole per il mercato italiano, nei mesi scorsi ha aperto un contenzioso per ricevere le commissioni rispetto a degli accordi presi in passato, che hanno portato in Irpinia ad esempio Levi Randolph. Avellino deve pagare e dunque ottenere la liberatoria da parte dell'operatore di mercato, per poi poter tesserare nuovi atleti. Con l'agente, pare, nelle ultime settimane ci sarebbe stata più di una discussione.

La vicenda si svolge in prossimità del Consiglio Federale in programma domani a Roma. Il club avellinese pagherà oggi il debito, così da arrivare pulito il giorno dell'assemblea. Del resto se il Consiglio, presieduto dal presidente Gianni Petrucci, dovesse riscontrare l'inadempienza del club scatterebbe automaticamente la morosità. La Fip stabilirebbe una data entro cui pagare, se il pagamento non dovesse essere eseguito si procederebbe con i punti di penalizzazione. L'articolo 139 del regolamento afferma: «Decorso il termine assegnato dal Consiglio federale con la delibera dichiarativa della morosità, senza che sia intervenuto l'adempimento, comprovato dalle liberatorie degli aventi diritto, gli atti vengono trasmessi dalla Segreteria Generale al Tribunale federale. Se la morosità non viene estinta entro il termine dell'anno sportivo nel corso del quale è stata dichiarata, il Consiglio federale provvederà a revocare l'affiliazione alla Società morosa con effetto decorrente dal termine del Campionato in corso al momento del provvedimento, e la esclusione dal diritto di partecipazione ai Campionati federali».

La Scandone oggi provvederà a risolvere definitivamente la questione. In più l'immagine del club non può subire ulteriori danni, dopo la macchia dal caso Patric Young la cui sentenza non è ancora arrivata. A via Zoccolari, comunque vada, qualcosa sembra non andare per il verso giusto. I ritardi sono fisiologici, ma i lodi stanno diventando una cattiva abitudine e il rapporto tra Alberani e la proprietà non appare così saldo. Che a fine stagione possa cambiare qualcosa?
© RIPRODUZIONE RISERVATA