Avellino, tira aria di smobilitazione:
Cole e Green verso l'addio

Avellino, tira aria di smobilitazione: Cole e Green verso l'addio
di Giovanbattista La Rosa
Venerdì 21 Dicembre 2018, 12:00
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È l'ultimo giorno per la Sidigas Avellino per mettersi in regola. La Federazione Italiana Pallacanestro attende il pagamento delle tasse dovute: 230 mila euro più 10 mila di multa totali, per ogni giorno di ritardo.

È proseguito anche ieri il filo diretto tra Roma, Napoli ed Avellino. Oggi la società pagherà. È il passo fondamentale per proseguire la stagione, evitare penalizzazioni e allontanare il clamore mediatico creatosi attorno al club. Per il resto bisognerà estinguere i debiti in essere, qualcuno più imminente dell'altro ed avere la forza di andare avanti. Nell'ambiente biancoverde c'è un po' di depressione, ma soprattutto preoccupazione. I tifosi hanno manifestato dissenso verso la squadra mercoledì sera: prima la richiesta di rispetto con lo striscione, poi lo sciopero del tifo nel primo quarto e nel finale il mancato cinque ai giocatori.

Domenica, intanto, ci sarà un'altra partita da giocare. La domanda da porsi è: una volta pagate le tasse con quale roster Avellino scenderà in campo e che Scandone vedremo in futuro? Alcuni atleti nella giornata di ieri hanno chiesto di andare via. Il club, con il mercato bloccato, non può privarsene ora perché per regolamento di Lega ogni società deve avere almeno 12 contratti professionistici depositati, pena 50 mila euro di multa. La strategia della società è chiara: pagare le tasse e i lodi per poi agire sul mercato ed avviare un'opera di ridimensionamento dei costi. Nicola Alberani ha dato ordine allo staff di collaborare nella ricerca di nuovi elementi. Avellino cercherà di liberarsi dei contratti più pesanti. Gli ingaggi onerosi di Norris Cole (lo cercano i montenegrini del Buducnost) e Caleb Green sono un fardello. Ovviamente dagli atleti che abbandoneranno Avellino, il club dovrà pretendere la rescissione degli attuali contratti o eventualmente dovranno esserci squadre intenzionate e rilevare l'accordo sottoscritto in estate con la società biancoverde. Giusta l'idea del diesse di casa Sidigas, che cercherà di ridurre gli sforzi economici relativi a questa stagione agonistica.
 
Da un punto di vista regolamentare il club di via Zoccolari nell'annata corrente ha messo sotto contratto 12 atleti. La Lega e la federazione, a partire da questa stagione, consentono il tesseramento di 18 giocatori. Nell'eventualità di ricostruzione del roster i biancoverdi potranno utilizzare un solo visto extra comunitario, giacché uno è stato speso per inserire ad inizio del mese di dicembre Patric Young. Il resto degli atleti dovranno essere italiani o comunitari. Young, se entro oggi la Scandone avrà pagato la Federazione, domenica potrà scendere in campo, in caso contrario il giocatore dovrà essere fermato, perché il suo tesseramento è sotto verifica.

Il futuro del club di via Zoccolari passa inevitabilmente attraverso il pagamento da effettuare oggi alla FIP. Da un lato si metterebbe per un attimo fine alle tanti voci ed indirettamente rassicurerebbero i giocatori. Dall'altro lato, poi, la Scandone deve evitare una penalizzazione, che non può essere quantificata giacché il regolamento in tal senso è lacunoso e rischia di essere a discrezione della presidenza. Il ridimensionamento, se ci sarà, non sarà soltanto nell'organico, di riflesso saranno rivisti gli obiettivi stagionali. La priorità è mantenere il club biancoverde in vita e poi in massima serie. A fine stagione si faranno i conti e si avrà il quadro completo della situazione. La proprietà negli scorsi giorni ha ammesso le sue problematiche, dando massima disponibilità ai giocatori, ma non ha fatto intendere quale sia la reale condizione del club e se questa mancanza di liquidità sia passeggera o l'inizio di un lungo periodo di austerità economica. Da questo punto di vista c'è poca chiarezza.
 
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