Qualificazioni mondiali, l'Italia batte
la Romania e passa alla seconda fase

Qualificazioni mondiali, l'Italia batte la Romania e passa alla seconda fase
Lunedì 26 Febbraio 2018, 19:46 - Ultimo agg. 20:41
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Fossimo nel baseball, Romania-Italia sarebbe stata interrotta per manifesta inferiorità. Meo Sacchetti non ha da chiedere agli azzurri di dare il massimo, lo fanno da soli, anche più di Treviso, e la squadra di Zare Markovski, giramondo macedone, si arrende subito. 8-22, poi l’elastico del punteggio arriva ai 35 dei due terzi di gara. C’è gloria per tanti, con un 12/18 da tre, con i fratelli Vitali, i riccioli di Amedeo Della Valle, da tempo da Nba, a parte la graciità. Pascolo qua gioca, anzichè a Milano, Abass anche, Biligha mai delude, Brian Sacchetti è dignitoso, Flaccadori è preciso da fuori, Burns eccelle, pur non parlando l’italiano. Il basket di Romeo Sacchetti è universale, tale però da levare interesse alla partita. Gli azzurri sono alla seconda fase delle qualificazioni mondiali, in Cina 2019 andremo, siamo assenti dal 2006, quando Basile e il 20enne Belinelli persero contro la Cina padrona di casa. Fontecchio, Filloy, tutti contribuiscono e si dannano anche in difesa, mancano solo grandi lunghi: Meneghin (Dino) e Costa, Magnifico e Polesello, mister unico dello scudetto del Bancaroma, e compagnia briscola. Il corri e tira di Sacchetti contro queste avversarie dà spettacolo, anche in Croazia, l’aveva fatto, fossimo ai mondiali è dura, con Biligha e poco altro sotto canestro. Ah, questa è un’Italia B, perchè 11 potenziali migliori sono assenti, fra Nba, Eurolega e infortuni. Ecco, l’Italia ha due nazionali di ottimo livello, ne basterebbe una crack, migliore, migliore dei mancati podi dell’ultimo Recalcati, di Pianigiani e Messina. Non andiamo a medaglia dall’argento di Atene 2004, però ci divertiamo, comunque, persino i veterani. A Cantù si sono ritrovati gli old, Antonello Riva e Alberto Tonut, il padre di Stefano, di Venezia, azzurrabilissimo. Insomma la pallacanestro è viva, per la gioia del presidente Gianni Petrucci e di Egidio Bianchi, i giovani sono soprattutto in A2, i palazzetti sono pieni di entusiasmo. In coppa andiamo male, Milano è fuori dalle migliori 8 di Eurolega, Avellino, Sassari e Reggio sono in Eurocup, le altre 4 sono eliminate. In realtà, le coppe europee sono molto più competitive del girone di qualificazione per i campionati del mondo, al punto che con l’Olimpia Pascolo e Abass sono ai margini delle rotazioni, a Cluj Napoca sono al centro del progetto. Ah, Filloy, ecco, non è al top, ma non importa. Quando Michele Vitali sigla il 38-76 si capisce che è un’amichevole, come Italia-Macedonia a Pavia di qualificazioni europee femminili. Molto bene, via.

Finisce 50-101, con parziali di 12-35, 25-47, 36-76. L’Italia (fra parentesi i voti dell’ex ct Sandro Gamba, firma di Repubblica Milano, da anni): L. Vitali 2 (voto 7), Della Valle 29 (8; 6/9 da tre punti), Abass 13 (8), Pascolo 4 (6,5), Burns 11 (7,5); Filloy (6), Flaccadori 9 (7), Fontecchio 9 (7), B. Sacchetti (6,5), Biligha 4 (7,5), M. Vitali 16 (8), Polonara 4 (5,5). All. M. Sacchetti (7,5).
I voti di Walter De Raffaele, campione d’Italia con Venezia, ad alcuni singoli di venerdì, 80-62 a Treviso: Della Valle 8, Flaccadori 7, Sacchetti 7, Burns 8, Biligha 7, Luca Vitali 8. 
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