Avellino verso la serie B,
la palla passa a Petrucci

Avellino verso la serie B, la palla passa a Petrucci
di Giovanbattista La Rosa
Martedì 16 Luglio 2019, 12:00
4 Minuti di Lettura
Scandone: è tutto nelle mani del presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, che alle 9.30 di oggi riunirà il Consiglio Federale. Il sindaco Festa non vuole sentire parlare di wild card o di altre soluzioni alternative ed anche ieri, con la collaborazione di Cosimo Sibilia, ha chiesto al presidente Fip di salvare la Scandone inserendola in serie B. «Finisse la Scandone, qualsiasi altro nome sarebbe un'altra cosa», ha dichiarato il primo cittadino, che forse si è fatto prendere un po' la mano.
 
Se il club biancoverde, oggi, non dovesse essere ammesso al campionato cadetto, la città potrebbe non godere di alcuna wild card e restare definitivamente senza pallacanestro. Un'ipotesi da scongiurare e proprio per questa ragione a perorare la causa Scandone è arrivato Cosimo Sibilia. Il suo rapporto di stima ed amicizia con Petrucci dovrebbe essere una garanza per l'ammissione del club. A decidere sarà il Consiglio Federale, che potrebbe mettere sotto accusa non solo la presenza di un club la cui situazione debitoria è poco sostenibile, tanto è vero che non c'è stata la possibilità di iscrizione alla A né alla serie A2, ma sarebbe motivo di discussione anche il bonifico effettuato dal sindaco, perché non proveniente da un conto corrente della società di appartenenza. In caso di iscrizione ci sarà da costruire un roster, senza una società e solide basi economiche.

Nell'aula consiliare del comune il primo cittadino ha dichiarato: «Vogliamo che la Scandone e non altre squadre siano iscritte al campionato di B ed è necessario trovare delle risorse per partecipare al campionato, ho proposto un azionariato popolare». Ad autotassarsi per primi dovrebbero essere i consiglieri della neo amministrazione. Il sindaco starebbe in ogni caso lavorando per la ricerca di uno sponsor, qualcosa si starebbe muovendo, i nomi sembrano sempre i soliti, D'Agostino-Matarazzo, a cui la pallacanestro non stuzzica più del dovuto.

Non si capisce, però, perchè la Fip dovrebbe poi ammettere un club la cui proprietà resta nelle mani di un proprietario che ha i conti bloccati ed un'azienda nel mirino della Procura, mentre il club ha un bilancio in equilibrio con un'elevata esposizione debitoria ed in arrivo ci sono una serie infinita di lodi. La mossa di Festa, dovuta probabilmente più alla passione che alla ragione, non trova spiegazione. Dare fiducia alla Sidigas ed a questa Scandone ha praticamente messo ko tutte le velleità di società o cordate alternative. Il Basket Club Irpinia era la società destinata inizialmente a ricevere la wild-card, ma la marcia indietro del sindaco ha cambiato lo scenario. I dirigenti irpini sono rimasti ieri in contatto con la Federazione, ma per essere ammessi alla B, con il quadro attuale, dovrebbe compiersi una forzatura.

Al momento attuale, con la conferenza stampa di ieri, le possibilità di wild card calano in maniera drammatica. Il club avrebbe dovuto produrre per la giornata di oggi bilanci e contratti di sponsorizzazione da inviare al Consiglio Federale, mostrandoli così a Petrucci ed i componenti dell'assemblea. I dirigenti biancoverdi, tuttavia, non avrebbero avuto l'opportunità di produrli tutti e sino a tarda serata hanno portato contatti e telefonate con i vertici federali ed ovviamente con investitori. L'altra ipotesi di cui si è parlato nei giorni scorsi, ovvero il trasferimento Irpinia della Virtus Arechi del presidente Renzullo è anch'essa in bilico. Ieri il presidente dei salernitani ha continuato ad avere contatti con Dino Preziosi e con il gruppo di imprenditori tra cui Malzoni e Sampietro. Renzullo avrebbe voluto cedere il 60% del club agli irpini, mantenendo la restante parte, trasferendo il club in Irpinia. Come detto l'affare è stato bloccato, potrebbe riaprirsi solo in caso di esclusione della Scandone dal prossimo torneo di B. Campionato nel quale i biancoverdi dovrebbero essere inseriti nel girone D, lo stesso di Salerno ed al posto di Caserta che verrà ripescata in A2. Intanto l'ex capitano Lorenzo D'Ercole ha commentato sui social quanto sta accadendo: «Voglio mandare un grande abbraccio alla città di Avellino e a tutti gli avellinesi. Una piazza storica del basket italiano che dovrebbe stare ai vertici, come è stata per tanti anni. Spero vivamente che la Scandone torni al più presto dove merita». Il posto migliore per gli irpini sarebbe la serie A guadagnata con tanta fatica e persa in pochi giorni nel silenzio generale, mentre oggi si elemosina un posto in serie B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA