Avellino, Maffezzoli suona la carica:
«Insieme a Milano per crederci»

Avellino, Maffezzoli suona la carica: «Insieme a Milano per crederci»
di Giovanbattista La Rosa
Venerdì 17 Maggio 2019, 12:00
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Il playoff si avvicina e la Scandone chiude le porte del PalaDelMauro. Lontano da occhi indiscreti coach Maffezzoli ed il suo staff tecnico possono preparare le strategie per la serie contro l'Olimpia Milano.

I biancoverdi desiderano sorprendere la formazioni di Simone Pianigiani, che sarà priva di tre giocatori del quintetto base: Mike James, Nemanja Nedovic e Arturas Gudaitis. Assenze pesanti, ma Pianigiani ha delle valide alternative. Oggi la Sidigas sosterrà il suo ultimo allenamento sul parquet di casa, poi la partenza. Sabato alle 19 gara di playoff contro la corazzata Armani. Sulla carta sfida improba, ma coach Maffezzoli ci tiene a sottolineare quanto la sua Sidigas non abbia alcuna intenzione di andare in gita al Forum. «Affrontiamo la squadra più forte della serie A, non andremo lì per una scampagnata, anzi, dovremo farci trovare pronti per sfruttare l'occasione e ci sarà l'opportunità di divertirci. Scenderemo in campo con una leggerezza che non ci è mai appartenuta. Non è nostra intenzione uscire 3-0, cercheremo di tenere la serie viva».
 
Avellino avrebbe tutto per strappare un punto ai rivoli, sarebbe utile per riequilibrare la serie e creare attorno alla Scandone entusiasmo. Sfidare i campioni d'Italia rappresenta una motivazione in più per i giocatori che, appena una settimana fa, temevano di dover sgombrare i loro armadietti e davano l'impressione di voler chiudere anticipatamente una stagione balorda. L'avvicinamento al playoff è stato diverso rispetto al solito: «C'è uno spirito decisamente migliore rispetto a qualche giorno ha ammesso il tecnico avellinese abbiamo ritrovato il sorriso e raggiunto l'obiettivo che per tutti era minimo, ma diventato quasi irraggiungibile per come si erano messe le cose». Prima di Pistoia la delusione la stava facendo da padrone ora, invece, c'è concentrazione diffusa.

Nei giorni scorsi c'è stata l'ennesima riunione nello spogliatoio, un modo per tenere alta la tensione ed allo stesso tempo accantonare le delusioni del recente passato. Si lavora sotto l'aspetto mentale, per far capire che è iniziato un nuovo campionato. «C'è voglia da parte di tutti di migliorarsi e finalmente, dopo tanti mesi, non siamo noi quelli che avvertono la pressione». Questo aspetto, vero, può probabilmente agevolare una Sidigas libera da pensieri, consapevole di poter rendere la serie imprevedibile. Il coach si aspetta maggiore continuità di rendimento e chiede alla sua squadra più continuità rispetto a quanto abbia fatto tre settimane fa, quando nel terzo quarto del Forum i lupi caddero in letargo risvegliandosi quando ormai era tardi. «Non possiamo permetterci di regalare nulla ai nostri avversari ed allo stesso tempo non dovremo farci prendere a pugno dai nostri avversari».

Implicitamente Maffezzoli richiede un approccio alla partita che sia adatto ad una serie playoff. In casa Sidigas sono sempre al cento dell'attenzione gli infortunati. Patric Young, Caleb Green e Demetris Nichols sono i maggiori punti interrogativi e vivono delle situazioni completamente differenti. Green ieri mattina ha svolto lavoro differenziato con gli assistenti, ma le riserve non sono ancora state sciolte. «Caleb sta facendo di tutto per esserci spiega Maffezzoli decideremo con il ragazzo e solo all'ultimo minuto. Siamo più sereni perché gli esami strumentali sono negativi, ma deve recuperare forma e prontezza per la partita. Patric è in modalità gestione, ma ci sarà, mentre Hamady è in via di recupero». Il giocatore con meno certezze di scendere in campo è Demetris Nichols. «La caviglia non migliora e tra oggi e domani faremo le nostre valutazioni spiega il coach, che mette in risalto un dato oggettivo - dal mio ingresso ad oggi ho sempre schierato una formazione diversa. Chi c'è sarà sicuramente motivato, ma dovremo essere mentalmente forti e resettare al termine di ogni partita. Sono fiducioso, la squadra ha tutto per giocarsela».
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