Avellino, via alle grandi manovre:
caccia al play, in pole c'è Taylor

Avellino, via alle grandi manovre: caccia al play, in pole c'è Taylor
di Giovanbattista La Rosa
Sabato 1 Giugno 2019, 12:30
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Il mercato comincia a farla da padrone e la Scandone ha voglia di essere non soltanto protagonista, ma anche di voler chiudere a breve delle operazioni. In ogni caso al PalaDelMauro Maffezzoli ed Alberani coadiuvati da Gianluca De Gennaro sono operativi da tempo.

Il diesse irpino ha le idee piuttosto chiare ed ha proposto una rosa di nomi all'attenzione dello staff, che ora sta facendo le proprie valutazioni. Come al solito nella fase di scouting si visionano numerosi atleti, si cerca di capire quali potranno incastrarsi all'interno del roster della prossima stagione. Oltre a Jeremy Chappell nel radar è entrato lo statunitense Brandon Taylor. Questa si che sarebbe una scommessa. L'atleta ha giocato in A2 spingendo Bergamo fino alla semifinale playoff persa con Capo d'Orlando. Taylor ha chiuso la stagione nei playoff con 17.0 punti a partita, 3.6 assist e 2.6 palle rubate. Da considerare, tuttavia, che in post season ha salto diverse gare per un problema fisico. Alberani ha seguito il ragazzo con attenzione. Contatti avanzati da tempo. Sul taccuino il nome del play della California è segnato da quando il ragazzo era al College di Utah Utes. Giocatore di squadra con un discreto talento e quadrato. Probabilmente undersize per una squadra intenzionata a disputare una coppa europea, ma Avellino vuole puntare sulla durezza mentale dei prossimi atleti.
 
Il profilo di Taylor corrisponde a quello ricercato dal club biancoverde. «Cerchiamo giocatori che vivano Avellino come un'esperienza importante per la carriera, vogliamo ci sia ambizione e che questa esperienza possa costituire un trampolino di lancio. Non vogliamo ragazzi che vivano l'avventura come qualcosa di cui accontentarsi o un downgrade. Sceglieremo persone con forti motivazioni professionali e che vogliano ottenere con il gruppo risultati importanti». La pista che porta al playmaker californiano è davvero calda, la Scandone mette dunque da parte nomi altisonanti e costruirà una squadra con meno risorse ma più creativa. L'altro elemento con cui si continua a discutere è Jeremy Chappell. Avellino ha fatto pervenire all'atleta ed al suo entourage una proposta economica da dover valutare. «Un giocatore a noi noto e siamo rimasti molto stupidi per il suo carattere ed il suo modo di accettare la sfida. Corrisponde al profilo di atleta che ricerchiamo. Siamo in trattativa ammette Maffezzoli che aggiunge non c'è tuttavia qualcosa di definito». Fin quando non ci sarà la certezza di avere il sì di questi due elementi, la Sidigas può vivere soltanto di ipotesi, ma ci sono delle buone chance di vedere trasformare le negoziazioni in accordi. Avellino, se le trattative con Taylor e Chappell andassero in porto, rischierebbe di essere un po' piccola nel reparto esterni. Ma di questo gli irpini non sono preoccupati. C'è grande stima di Chappell per le qualità di combattente. «È un tre che gioca anche da 4, è undersize ma non va sotto con nessuno. Nel match contro di noi ha dimostrato di essere un ragazzo che non fa nessun passo indietro». Maffezzoli ha ricevuto rassicurazioni sulla persona. Il management biancoverde sta compiendo un passo dopo l'altro. Un accordo verbale è stato raggiunto con Giampaolo Ricci, sia per il contratto sia per l'ingaggio. Il ragazzo, però, ha voluto mettere in ghiaccio l'operazione. Per il momento ha la testa nei playoff e vorrebbe avere rassicurazioni organizzative dalla Sidigas. Tecnicamente Avellino gli offrirà la vetrina internazionale. Il primo passo da formalizzare sarà lo staff tecnico. Oltre Massimo Maffezzoli, già al timone di comando, si attende il sì definitivo di Massimo Bulleri. L'ex assistente di Caja è pronto a vivere questa nuova esperienza. Nei prossimi giorni, probabilmente metà prossima settimana, potrebbe esserci l'ufficializzazione.
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