Sidigas Avellino, partita doppia:
sul taccuino Taylor e Chappell

Sidigas Avellino, partita doppia: sul taccuino Taylor e Chappell
di Franco Marra
Domenica 2 Giugno 2019, 13:49 - Ultimo agg. 14:00
3 Minuti di Lettura
È trascorsa una sola settimana da gara-5 dei quarti di finale fra Sidigas Avellino ed Armani Milano, che ha visto l'uscita di scena degli irpini, capaci di sfiorare l'impresa. Un'impresa che potrebbe riuscire al Banco di Sardegna Sassari, che ha espugnato il Mediolanum Forum per ben due volte, e che stasera potrebbe essere la prima finalista per il titolo italiano.

I sardi sono arrivati a questo appuntamento con una buona forma fisica, con giocatori sani ed in totale fiducia. Cosa che invece è mancata agli atleti della Sidigas che, se fossero arrivati all'appuntamento dei playoff con qualche giocatore in condizioni fisiche più accettabili, oggi sarebbero stati ancora in corso per il titolo tricolore. Ed invece non è stato così. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, però, c'è la possibilità e la volontà di anticipare i tempi per la costruzione della prossima stagione, la ventesima nella massima serie. Sfidiamo chiunque ad immaginare un solo ottimista che venti anni fa avrebbe potuto prevedere una striscia di questo tipo, con la Scandone che è la squadra con il maggior numero di presenze consecutive in corso nella massima serie, dietro a Milano e Cantù.
 
In settimana c'è stato il saluto dei giocatori ai tifosi, un saluto che sa di addio per molti di loro, in alcuni casi per volontà del club, in altri per quella degli stessi atleti, attirati da programmi ed ingaggi più appetibili per loro. Qualcuno, come Sykes ed Udanoh, vuole giustamente monetizzare la buona stagione, e si guardano attorno, in attesa, forse anche di un rilancio del club irpino, che però non arriverà. Perché Nicola Alberani è stato chiaro fin da subito, avvisando tutti che la Sidigas non parteciperà ad alcuna asta. Ed ecco che allora bisognerà ancora attendere per conoscere l'esito della trattativa con Jeremy Chappell, come per quella che interessa Brandon Taylor. Per il primo potrebbe esserci un rilancio da parte di Brindisi, dove ha giocato nella passata stagione, e che non vorrebbe perdere uno dei perni del suo roster. Diverso il discorso per il playmaker ex Bergamo (avvistato già nella giornata di ieri in città), che ad Avellino potrebbe trovare la sua consacrazione, come accaduto in passato ad altri suoi colleghi provenienti dalla seconda lega professionistica italiana.

Queste sono le prime grandi manovre sui giocatori stranieri, anche se le prime attenzioni sono per quelli italiani, visti i vincoli esistenti. Vincoli assurdi perché alcuni giocatori italiani di prima fascia preferiscono i soldi e la visibilità dei campionati stranieri, con Della Valle e Flaccadori che sembrano diretti in Germania. La Sidigas è sulle tracce di Giampaolo Ricci, che però è ancora impegnato nei playoff con la sua Cremona, e potrebbe essere interessata anche all'irpino Antonio Iannuzzi, mentre Peppe Poeta dovrebbe rimanere a Torino, che farà la Legadue con il titolo che Sardara, patron di Sassari, trasferirà da Cagliari al capoluogo piemontese.

Ma il mercato più interessante, per il momento, è quello degli allenatori. Quest'anno ci sarà un vero e proprio terremoto sulle panchine delle squadre della massima serie, con Pianigiani partente da Milano in caso di mancata conquista dello scudetto. Già ufficiali gli ingaggi di Nicola Brienza a Trento e di Enzo Esposito a Brescia, mentre si attende ancora l'ufficializzazione della conferma di Massimo Maffezzoli sulla panchina della Sidigas.

Sembra che tutto sia a posto, anche perché il coach sta già lavorando con lo staff e con la dirigenza per la formazione del team della prossima stagione. Ma ci sono pericolosi precedenti, che ci consigliano la prudenza. La stessa prudenza che bisogna utilizzare per la posizione di Massimo Bulleri, candidato numero uno a far parte dello staff tecnico della prossima stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA