Il riscatto della Sidigas:
Avellino più forte della crisi

Il riscatto della Sidigas: Avellino più forte della crisi
di Franco Marra
Mercoledì 2 Gennaio 2019, 10:30
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Il 2018 della Sidigas Scandone Avellino si è chiuso con il botto, con la bella ed entusiasmante vittoria ottenuta sulla capolista Armani Milano in un PalaDelMauro gremito dai tifosi biancoverdi, incantati dalla prestazione dei propri beniamini, e che hanno continuato a festeggiare a lungo dopo il termine del match. Una vittoria entusiasmante, proprio nei giorni in cui la società vive una grave crisi finanziaria e il futuro si presenta quantomai incerto.

La formazione del coach serbo Nenad Vucinic, messo in discussione poche settimane prima, è stata capace di fermare la marcia dei milanesi, che in campionato erano reduci da dodici successi consecutivi ma che non sono riusciti a migliorare il record di vittorie consecutive iniziali. Il record assoluto appartiene ancora a Siena, con 19 successi nella stagione 2008-09, mentre nella stagione precedente la striscia si interruppe a 18 proprio ad Avellino, il 13 gennaio del 2008, quando la Scandone si impose (79-73) sulla Montepaschi di coach Pianigiani, al quale il PalaDelMauro non porta sempre bene.
 
L'eroe di quella storica serata fu un piccolo grande uomo, Marques Green, al quale oggi si è sostituito un altro giocatore di piccola stazza, Keifer Sykes, assoluto dominatore del match contro Milano. Il giocatore di Chicago, 183 centimetri dichiarati, ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno con una prova eccezionale, con 31 punti, 7 assist, 9 falli subiti e 37 di valutazione, risultando il miglior giocatore della giornata, capace così di offuscare la tanto attesa stella Mike James. La vittoria su Milano ha permesso alla Sidigas di raggiungere la seconda posizione in classifica insieme a Venezia, Varese e Cremona, anche se per gli scontri diretti la squadra avellinese è solo quinta, posizione che però ha già garantito l'accesso alle Final Eight di Coppa Italia in programma a Firenze dal 14 al 17 febbraio.

La vittoria sull'Armani è arrivata comunque con una grande prova collettiva di una squadra che nelle difficoltà ha trovato grande compattezza. I problemi economici, che si spera possano trovare soluzione già nei primi giorni dell'anno, hanno indotto Norris Cole a lasciare la squadra, che ha reagito con tre vittorie consecutive. L'ultima perla, quella contro Milano, giunta nonostante la partenza del giocatore più rappresentativo, e gli infortuni di N'Diaye e Costello, sostituiti egregiamente da Patric Young, ritornato in campo dopo quasi due anni di assenza. E le sue lacrime a fine partita testimoniano la grande partecipazione emotiva da parte di tutti.

La striscia di tre vittorie, quattro con quella di Champions League, arrivata dopo la disfatta di Trieste, chiusa con un mortificante scarto di 46 punti, è servita a ricompattare l'ambiente, ed ha tirato giù dalla graticola anche Vucinic, che veniva accusato da più parti di carenze tecniche. Il coach serbo non ha perso il suo aplomb, continuando a lavorare in palestra con i suoi uomini. Ed i risultati sono arrivati, anche perché nel frattempo sono stati recuperati Campogrande e Campani, a lungo fermi per infortunio. Ora la partita più importante si gioca fuori dal campo, con il patron De Cesare che si è però mostrato tranquillo e convinto che le difficoltà economiche saranno superate nel breve periodo. Ed alla squadra non resta che continuare a lavorare per affrontare la doppia trasferta di Brindisi in campionato e di Wloclawek di Champions League.
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