Rischio idrogeologico e tutela del territorio, fondi per 15 Comuni

In arrivo 13 milioni di euro per «coprire» gli interventi in agenda ma restano fuori altri 33 municipi sanniti

Una frana in Val Fortore
Una frana in Val Fortore
di Domenico Zampelli
Martedì 23 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:08
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Rischio idrogeologico e messa in sicurezza del territorio, per 15 Comuni sanniti arrivano 13 milioni di euro finalizzati a sostenere la progettualità degli interventi. Lo rende noto un decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

La coperta dei contributi statali è stata peraltro corta (le risorse stanziate ammontano a 300 milioni di euro a fronte di richieste poco superiori a un miliardo) per cui restano fuori 33 Comuni della provincia, fra cui il capoluogo.

Per quanto riguarda l’elenco dei Comuni ammessi e di quelli che invece sono stati esclusi, con i principali interventi interessati, il contributo più sostanzioso è quello che premia il Comune di Reino: 1,9 milioni di euro che serviranno a finanziare in particolare i progetti che riguardano l’area a valle del centro urbano verso il torrente Reinello. Di poco inferiore (1,4 milioni) è lo stanziamento che arriva a Ginestra degli Schiavoni per pianificare la messa in sicurezza delle zone Piana Sant’Angelo, Pilani, Cesi e San Martino.

Ammonta invece a 1,3 milioni lo stanziamento per i progetti di Foiano di Val Fortore (zona dei torrenti Zucariello, Pesco Garofalo, San Giovanni, Argaria).

Un milione di euro vanno a sostenere i progetti previsti a Buonalbergo (interessate le località vallone Santo Spirito e rione Sant’Janni), Circello (interessate le località Montefreddo, Fontana La Guardia, San Biase, Portelle e Campanaro) e San Bartolomeo in Galdo (località Mulino, Pozzo grande, Vadoricci, Monachelle). Gli altri contributi vanno ai Comuni di Arpaise (706mila euro), Bucciano (440mila euro), Cerreto Sannita (839mila), Fragneto l’Abate (780mila), Moiano (747mila), Pietraroja (516mila), San Nazzaro (629mila), Santa Croce del Sannio (551mila) e Tocco Caudio (473mila).

Gli esclusi

Oltre la posizione 1.494 (l’ultima utile per intercettare i finanziamenti) si sono piazzati 20 Comuni sanniti. L’elenco parte con il capoluogo e prosegue con Airola, Amorosi, Arpaia, Campoli del Monte Taburno, Castelvenere, Cautano, Ceppaloni, Cusano Mutri, Durazzano, Faicchio, Foglianise, Forchia, Frasso Telesino, Fragneto Monforte, Guardia Sanframondi, Limatola, Melizzano, Molinara, Pannarano, Paolisi, Paupisi, Pietrelcina, Puglianello, San Giorgio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Marco dei Cavoti, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Sassinoro, Solopaca e Vitulano. Determinante per la formazione della graduatoria il risultato di amministrazione, in particolare la capacità di riscuotere i crediti e pagare tempestivamente i debiti.

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Importante, a questo punto, riuscire a rispettare i tempi previsti dal decreto interministeriale per non correre il rischio di perdere il contributo stanziato. In particolare, ciascun ente individuato quale beneficiario dovrà a questo punto stipulare il contratto di affidamento dell’incarico di progettazione entro sei mesi dalla data di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’avviso relativo al decreto del Viminale, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, che è datato 17 aprile 2024. Al suddetto adempimento seguirà, secondo i necessari tempi tecnici, l’erogazione dell’acconto dell’80% del contributo assegnato a ciascun singolo progetto, mentre il saldo, fino a concorrenza di quanto effettivamente speso ed entro il limite del contributo assegnato, sarà erogato all’effettiva conclusione dell’attività di progettazione, verificata attraverso un sistema di monitoraggi.

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