Stallo Ato rifiuti, interviene la Regione: «Basta impasse o sarà commissariamento»

De Luca all'Ente: "Bisogna recuperare il tempo perduto"

Stallo Ato rifiuti, interviene la Regione: «Basta impasse o sarà commissariamento»
Stallo Ato rifiuti, interviene la Regione: «Basta impasse o sarà commissariamento»
Lunedì 2 Ottobre 2023, 09:27
4 Minuti di Lettura

«Sbloccare la perdurante impasse nella gestione dei rifiuti, o sarà commissariamento». Palazzo Santa Lucia e Osservatorio regionale chiamano alle proprie responsabilità Enti d'ambito e Province per provare a mettere fine alle contese territoriali che hanno fin qui impedito l'avvio del ciclo su base comunale. Porta la doppia firma del dirigente del settore Ciclo integrato rifiuti della Regione Antonello Barretta, e del presidente dell'Osservatorio regionale Vincenzo De Luca, la convocazione al tavolo in programma domani alle 10.30 negli uffici del Centro direzionale. Destinatari per il Sannio il numero uno dell'Ato rifiuti Pasquale Iacovella e il presidente della Provincia Nino Lombardi.

Sul tavolo, in particolare, la mancata attuazione della legge regionale che fin dal 2016 avrebbe dovuto riconsegnare la gestione in materia ai Comuni attraverso la formula associativa degli Ambiti. Mission decisamente fallita fin qui, e non soltanto in terra sannita. E a due mesi ormai dal varo, non sembra poter imprimere la necessaria svolta nemmeno la norma "correttiva" licenziata lo scorso 7 agosto dal Consiglio regionale, che assegna agli enti locali deputati 120 giorni per la individuazione della forma di gestione e l'affidamento del servizio a un gestore unico d'Ambito.

Traguardi che sembrano tutt'altro che agevoli, quando il conto alla rovescia segna poco più di due mesi alla scadenza del 7 dicembre.

Il presidente dell'Osservatorio regionale rifiuti Vincenzo De Luca mette a fuoco la ratio dell'appuntamento: «Insieme alla Regione, abbiamo convocato gli attori territoriali del riassetto sancito dalla legge per stabilire quali passi muovere al fine di uscire una volta per tutte da questo stallo che, al di là della bagarre mediatica e dei contenziosi, determina essenzialmente un effetto: fa pagare bollette più salate ai cittadini. Varare una gestione associata su scala comunale, ovvero ciò che la legge regionale prevede fin dal 2016, garantirebbe costi decisamente più bassi.

Video

Occorre efficientare il servizio, mettere gli impianti in condizione di lavorare, per poter raggiungere tale obiettivo. La legge approvata in agosto assegna agli enti locali un nuovo termine che scadrà in dicembre. Ci auguriamo che Ato e Province sappiano avvalersi dell'estensione concessa e individuare la forma di gestione e gli affidatari del servizio. Altrimenti, l'adozione dei poteri sostitutivi da parte della Regione, ovvero il commissariamento, sarà inevitabile. Insieme alla "Carta dei diritti e dei doveri dei cittadini utenti" che ci apprestiamo ad approvare, ci sono le condizioni per una rivoluzione virtuosa in un settore che può finalmente trasformarsi da problema in opportunità». De Luca accende i riflettori sull'Ato sannita: «L'Ente d'Ambito beneventano, non unico in verità, è in estremo ritardo. Deve recuperare in fretta il terreno perduto e ottemperare a quanto previsto dalla legge in merito alla definizione del ciclo di gestione in tutta la provincia. Fa eccezione il Comune capoluogo che, con la partecipata Asia, vanta performance gestionali più che buone ma sconta la totale carenza impiantistica»

I segnali che arrivano dal territorio, però, sembrano andare ancora una volta in altra direzione. Con determina del direttore Massimo Romito, l'Ente d'Ambito sannita si è costituito nel giudizio instaurato nelle scorse settimane dall'Autorità garante per la concorrenza e il mercato, in relazione al varo della società in house Seam. Come si ricorderà, l'Antitrust aveva avviato il procedimento previsto dalla norma sugli affidamenti in regime di mercato, L'Ato aveva risposto con nota del 7 luglio allo spirare dei 60 giorni concessi dalla legge, di fatto spostando la questione in avanti in attesa della approvazione della nuova norma regionale licenziata il 7 agosto. Termine che però l'Authority non ha ritenuto di attendere trascinando al Tar l'Ato sannita, affidatosi all'amministrativista Andrea Abbamonte per la difesa.
pa.bo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA