Bela Guttmann, maledizione pro-Napoli:
«Mai il Benfica vincerà una Coppa per 100 anni»

Bela Guttmann, maledizione pro-Napoli: «Mai il Benfica vincerà una Coppa per 100 anni»
di Pino Taormina inviato a Lisbona
Martedì 6 Dicembre 2016, 11:42 - Ultimo agg. 13:57
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Non si sa se ogni volta che si gioca a Lisbona una gara così delicata, il Benfica tema più gli avversari o la maledizione che incombe sul suo destino europeo. Certo, Bela Guttman non ha mai parlato di fasi a gironi quindi, in teoria, il suo anatema non sarebbe valido per questa sera, ma resta quella bestemmia pronunciata 54 anni fa, dopo la finale di coppa dei Campioni vinta contro il Real Madrid. «Per i prossimi 100 anni il Benfica non vincerà mai più nessuna coppa».

Tutta colpa di un premio partita, che i dirigenti lusitani non vollero riconoscergli: «Lei guadagna già tanto», gli dissero. La prese malissimo. Vinse la seconda coppa dei Campioni e sbatté la porta. Non prima di lanciare il proclama anti-Aquile. Uno dirà: sì, vabbè, ma chi ci crede... Eppure qui ci credono: non è un caso che, non solo in Europa non hanno mai più vinto nulla da quella sera di maggio del 1962, ma che di finali ne hanno perse 10 (sì 10). Ovvero tutte quelle giocate.

Se Bela Guttman vuole togliersi il pensiero fin da ora, si faccia avanti. Il Da Luz, per questo, sembra davvero una casa infestata dai fantasmi. Hanno provato a esorcizzare il tutto mettendo anche una statua con il grande Bela che porta in braccio le due coppe. Tutto inutile. Prima della finale del '90 della coppa dei Campioni, Eusebio, il Pelé bianco, decise di andarsi a inginocchiasi sulla tomba dell'ebreo ungherese che inventò il 4-2-4 (a Sarri piace da morire: anche perché ha scritto vere e proprie pagine rivoluzionarie nella storia del calcio). Niente da fare: vinse il Milan per 1-0. Bela Guttmann è stato un grandissimo allenatore ungherese (lavorò anche con Milan, Padova e Vicenza) che a Lisbona raggiunse l'apice. Scoprì Eusebio (lo strappò allo Sporting pagando 2mila dollari alla mamma) e vinse due Coppe dei Campioni, ‘61 e ‘62. La iettatura da allora affligge i tifosi del Benfica.
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